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Inter, Joao Mario: “Quell’intervista fu poco intelligente, ho un’altra testa. Spalletti mi ha detto…”

Joao Mario ha voglia di rivalsa e promette battaglia: "Due anni dopo mi sento più maturo. Adesso sono consapevole di come mi alleno"

Redazione1908

Joao Mario, nel corso dell'intervista rilasciata a Sky Sport, ha parlato anche della famosa intervista in cui giurava di non voler più rimettere piede a Milano: “Farla è stata una cosa poco intelligente. Quest’anno sono tornato con la testa pulita e la voglia di mettermi a disposizione. Sono rimasto qui ed è la cosa più importante per me. Ora devo ritrovare la condizione per aiutare la squadra”.

ARRIVO E SPALLETTI"Il primo anno lontano dal Portogallo è stato difficile - ha continuato Joao Mario- probabilmente, arrivando la stagione successiva con un progetto preciso avrei fatto andare le cose in maniera diversa. Quando sono arrivato non ho pensato all’investimento del club su di me. Forse due anni fa era il prezzo giusto, non lo so. Ma non mi è mai pesato, mi ha sempre spinto a fare meglio. Il rapporto con l’allenatore non è un problema, perché è buono e positivo. L’anno scorso sono andato in Premier solo per non perdere il Mondiale".

CAMBIAMENTO"Due anni dopo mi sento più maturo. Adesso sono consapevole di come mi alleno, tutti mi aiutano e sono pronto per giocare, ho un bellissimo rapporto con il gruppo dal primo giorno, in particolare Miranda, D’Ambrosio, Handanovic e Perisic mi hanno aiutato tanto nell’inserimento. L’allenatore mi ha detto di farmi trovare pronto e che quando ci sarà bisogno mi darà fiducia. Ho imparato che il momento della squadra e l’ambiente meritano il massimo. Non ci sono scuse per gli atteggiamenti. È questo quello che devo cambiare".

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