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Inter, dall’incubo 4° posto alla piena corsa scudetto: pro e contro post Juve

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L'Inter è tornata in piena corsa scudetto: i pro e i contro dopo la vittoria nel derby d'Italia per La Gazzetta dello Sport

Alessandro Cosattini

I pro e i contro dell’Inter dopo la vittoria nel derby d’Italia. Si avvicina la vetta della classifica dopo il passo falso di ieri del Milan col Bologna e i nerazzurri hanno proprio il match contro gli emiliani da recuperare. Potenzialmente, la vetta è a un solo punto oggi. Cosa può cambiare dopo il successo con la Juve? Lo sottolinea oggi La Gazzetta dello Sport, per cui “può essere la nuova svolta della stagione nerazzurra. Dopo aver celebrato con troppa fretta uno scudetto già vinto, l’Inter era finita nell’incubo: 11 punti in 9 partite, dal primo posto rischiava addirittura di precipitare al quarto allo Stadium. Ai punti avrebbero meritato di più i bianconeri. Ma adesso lo scenario è cambiato: il morale, il calendario, il passo falso del Milan e la condizione di alcuni irriducibili riportano l’Inter in piena corsa per il titolo.

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I giocatori chiave di Inzaghi, oggi, sono due: Skriniar e Brozovic. Il primo è un marcatore ormai insuperabile che ricorda il Samuel “muro” dell’era Mourinho, il croato cambia l’Inter dal giorno alla notte: senza di lui è proprio un’altra squadra alla quale manca un leader. A Torino si sono visti segnali di ripresa da Barella, Dumfries e Calhanoglu freddissimo dal dischetto. Una carica di energia che si combina con un calendario davvero interessante: il Verona a San Siro sabato, e la Roma il 24 aprile, sono le più impegnative. Ma contro Spezia, Udinese, Empoli, Cagliari e Samp i nerazzurri potrebbero fare punteggio pieno. In più, il recupero con il Bologna. Minimo 20 punti alla portata Quota 83?

Il problema di Inzaghi si chiama attacco. Lautaro pare essersi spento, Dzeko fatica quando il ritmo si alza, nè Correa nè Sanchez cambiano la situazione. Un bel paradosso per la squadra che ha segnato più gol (63). Se una punta si riaccende, nessun traguardo sarà impossibile, anche dal terzo posto di oggi”, si legge sulla rosea.

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