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Inter, record di imbattibilità più longevo d’Europa: ultimo KO il 15 luglio. Spalletti…

Interessante dato mostrato da Tuttosport: l'ultima sconfitta dei nerazzurri risale allo scorso luglio

Marco Astori

L'Inter di Luciano Spalletti sta abituando molto bene i tifosi, soprattutto mostrando la qualità di non mollare mai, nemmeno quando le cose non vanno per il verso giusto durante i 90 minuti. I nerazzurri sono ancora imbattuti in campionato: per la precisione, lo sono dal 15 luglio, quando furono sconfitti dal Norimberga nel ritiro di Riscone di Brunico. Poi, come sottolinea Tuttosport, basta KO: "Tra i primi quindici campionati in Europa in base al ranking Uefa, sono tredici le squadre ancora senza sconfitte ma - considerando gli incontri di Coppa e pure le amichevoli - quella che vanta il record di imbattibilità più longevo è l’Inter. L’ultimo (e finora unico) ko di Luciano Spalletti da quando siede sulla panchina dell’Inter risale al 15 luglio e al test con il Norimberga (vinto 2-1 dai tedeschi, anche a grazie al fatto di essere stati più avanti nella preparazione). Nonostante da quel giorno siano passati soltanto tre mesi, leggere in formazione i nomi di Kondogbia e Biabiany fa pensare al paleolitico, anche perché - a corredo - in quell’undici c’erano pure Vanheusden (che si è rotto il crociato con la Primavera), Eder (apprezzatissimo da Spalletti, ma considerato “soltanto” un ottimo 12°) e Brozovic che, dopo l’infortunio patito con la Croazia, a Verona potrebbe ritrovare la panchina. Di quella squadra solo Handanovic, Miranda, Skriniar, D’Ambrosio, Borja Valero e Candreva sono stati titolari martedì con la Sampdoria, gara in cui per la terza volta dopo derby e Napoli sono stati confermati i “titolarissimi” che comprendono pure Nagatomo, Gagliardini, Vecino, Icardi e Perisic".

Il dato è ancor più incoraggiante se si guarda alla scorsa stagione, quando, ad ottobre, l'Inter registrava ben dieci sconfitte tra amichevoli, campionato ed Europa League: "Un’altra medaglia che Spalletti può giustamente appuntarsi al petto, considerato che una stagione fa, a questo punto dell’anno, erano già stati ben dieci i ko tra amichevoli estive (avversari Cska Sofia, Psg, Bayern e Tottenham), campionato (Chievo, Roma, Cagliari e Atalanta) ed Europa League (Hapoel Beer Sheva e Sparta Praga). Risultati che portarono agli esoneri di Roberto Mancini e Frank De Boer (alla decima battè il Torino a tempo scaduto, ma venne giubilato dopo l’1-0 a Genova con la Samp, gol di Quagliarella). Il confronto è stridente ed è fotografia di quanto sta riuscendo all’uomo di Certaldo, capace di rigenerare un ambiente che era caduto in depressione profonda e di dare solidità - anche mentale - a una squadra che non ne aveva. E ora il calendario - che propone la trasferta a Verona (oggi alle 11 la ripresa degli allenamenti) più il match a San Siro con il Torino - offre all’Inter l’ennesimo formidabile assist: quello di restare in zona scudetto quanto meno fino a novembre, quando un anno fa - dopo un interminabile casting - iniziava a lavorare Stefano Pioli nel vano tentativo di salvare una stagione iniziata male e finita peggio.

Per amore di precisione - conclude il quotidiano -, allargando il ranking Uefa fino ai primi trenta paesi d’Europa, solo due club hanno fatto meglio finora dell’Inter: i croati della Dinamo Zagabria, ultima sconfitta l’8 luglio in amichevole contro i cechi dello Slovacko (1-2), e gli sloveni dell’Olimpija Ljubljana, imbattuti addirittura dal 6 luglio quando persero 1-0 nei preliminari di Europa League contro i finlandesi del Vaasan Palloseura, meglio conosciuto come VPS. Con tutto il rispetto, niente di paragonabile rispetto a Schalke, Lione, Bayern, Chelsea, Roma, Milan e Napoli, gli ostacoli più alti che l’Inter ha passato indenne grazie alla cura Spalletti.

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