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Inter, Spalletti vuole che tutti siano #senzatregua: la grande chance per tre nerazzurri

L'allenatore dell'Inter ha fatto capire che non ci sono differenze per lui tra chi gioca sempre e chi gioca meno. Conta essere uniti

Eva A. Provenzano

Matias Vecino, nella partita contro il Cagliari, è stato costretto ad uscire dal campo per un risentimento muscolare. Nei prossimi giorni, come ha fatto oggi, si sottoporrà a terapia e solo venerdì si capirà se potrà essere convocato per la partita di domenica contro il Chievo Verona. Sarà una gara delicata per i nerazzurri perché Luciano Spalletti, che da dopo il derby aveva trovato la quadratura del cerchio con una formazione di titolarissimi che dava certezze alla squadra, ora dovrà sostituire intanto Gagliardini e Miranda, squalificati e poi pure l'uruguaiano che non verrà rischiato se ci sarà il minimo dubbio che possa ricadere, dato che il 9 dicembre c'è la trasferta a Torino, in casa della Juventus.

Nella gara del Meazzamancherà quindi il centrocampo titolare e l'allenatore dovrà mandare in campo Marcelo Brozovic e Joao Mario oltre che Ranocchia. Il difensore finora ha fatto solo cinque minuti in totale, ha giocato solo nella gara con il Crotone: Miranda e Skriniar sono la coppia titolare, finora hanno giocato sempre loro, ma il tecnico ha cercato di convincere tutti che appartengono ad un piano preciso nel quale ognuno è importante e deve fare la sua parte quando viene chiamato in causa, lo aveva detto nel caso di Santon e varrà quindi pure nel caso del centrale italiano.

Joao Mario prima del derby era stato titolare, aveva giocato tre partite dal primo minuto, poi una tonsillite ha cambiato le cose e lui ha collezionato da allora altre sette presenze entrando in campo per sostituire un suo compagno. Ha giocato finora 366 minuti, ha fatto tre assist e zero gol. Tra l'altro, se si sta ad alcune indiscrezioni, il PSG ci starebbe facendo un pensierino. Ma davvero il portoghese non vuole tentare di sfruttare al massimo questa occasione per dimostrare di potersi meritare ancora un posto nelle gerarchie nerazzurre?

Marcelo Brozovic, quando è stato in vena, si fa sentire. "Capisce il calcio", dice Spalletti. Ne sa, insomma. E sa dove deve stare quando c'è il pallone di mezzo, sa inserirsi e segnare se serve. Ma deve dare di più e questa può essere la volta buona per metterci l'anima. Dicono di lui che nello spogliatoio faccia sorridere tutti e i tifosi se ne rendono conto quando segna e fa la sua faccina epic. Finora il croato ha giocato 359 minuti, ha collezionato 9 presenze, ha giocato 3 volte da titolare ed è subentrato 6 volte dalla panchina. Ha segnato in queste 14 gare giocate 3 gol, una doppietta a Benevento, prima di infortunarsi dopo essere andato in ritiro con la sua Nazionale, poi è rimasto fermo qualche settimana. Sette giorni fa è entrato in campo contro il Cagliari e ha segnato il gol del 2-0. Se trovasse la continuità che gli manca per Spalletti sarebbe oro colato dato che la coperta è corta. Il mantra è senza tregua. Pure i calciatori che non sono titolari non devono averne.

(Fonte: FCINTER1908.IT)