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Inter, al Franchi un peccato di presunzione. Il pari di Firenze un allarme per Marotta e Suning

L'Inter di Conte è stanca e ha bisogno di rinforzi. Giocano sempre gli stessi e il pareggio di ieri è il segnale che servono ricambi

Andrea Della Sala

C'è grande rammarico in casa Inter per il pareggio della Fiorentina nei minuti di recupero. L'Inter sembrava in controllo, poi un contropiede ha tolto due punti alla truppa di Conte.

"Cambia tutto in un istante. Montella, con questo pareggio che arriva dopo quattro sconfitte consecutive, salva la sua panchina. Almeno per il momento. Conte, invece, butta via un’occasione d’oro. Quello dei nerazzurri è un peccato di presunzione. L’Inter sblocca il risultato subito, con l’ex Borja Valero, il migliore dei suoi, ma anziché attaccare una squadra in difficoltà, si accontenta di gestire la partita, convinta che prima o poi il secondo gol sarebbe arrivato. E invece la Var cancella il raddoppio di Lautaro per un fuorigioco millimetrico di Lukaku sul lancio di Brozovic e Dragowski, il migliore della Fiorentina con Vlahovic, compie due paratone su Lukaku", sottolinea il Corriere della Sera.

"Niente cambia nella corsa allo scudetto. Però il pari di Firenze è un allarme che Marotta e la proprietà cinese non possono sottovalutare. L’Inter è stanca. E sono tre partite che non vince: due pareggi consecutivi in campionato e la sconfitta cocente con le riserve del Barcellona, che è costata gli ottavi della Champions. Servono rinforzi. Forze fresche. Manca l’energia per domare la fragile Fiorentina. Anche rabbia e precisione. L’Inter spreca troppo. Non è né lucida, né cinica. Non sembra una squadra di Conte. Può succedere. Ma quante ingenuità. Anche sul gol del pareggio, preso in contropiede", chiude il quotidiano.

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