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Inter, tocca a Pintus mettere sotto torchio i giocatori. Allenamenti blindati, c’è un motivo

Il preparatore atletico dell'Inter farà sudare i giocatori in questa settimana di ritiro

Andrea Della Sala

L'Inter è arrivata ieri attorno alle 19 a Lugano, la squadra ha cenato e stamattina sarà già in campo per il primo allenamento della stagione agli ordini del tecnico Antonio Conte e del preparatore atletico Antonio Pintus.

"Le vacanze per i giocatori sono un ricordo da ieri pomeriggio: fra le 17 e le 18 sono arrivati tutti ad Appiano. C’è chi si è presentato presto, come Skriniar, chi come De Vrij si è fermato per le foto con i tifosi (c’erano un centinaio di fedelissimi), chi è entrato rombando sulla Lamborghini nerazzurra (Icardi). Poi tutti sul bus sociale, diretti verso Lugano: camere singole a Villa Sassa, struttura completamente «requisita» dal club. E da stamattina allenamenti sui campi B1 e B2 dello stadio Cornaredo, lontani un paio di km. Conte vuole sfruttare al massimo questa settimana (sei giorni più partita) in Svizzera, perché poi incombe la tournée in Asia e allenarsi con continuità non sarà una cosa scontata: doppia seduta tutti i giorni, e oggi si parte con i test atletici. Il tecnico vuole iniziare a far passare i suoi concetti tattici (motivo per cui gli allenamenti saranno blindati), ma lo staff metterà anche le basi di un lavoro atletico, su forza e reattività", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Molti degli interisti avevano schede di lavoro da seguire in vacanza, ora entra in scena Pintus. Il preparatore fa correre, non è tutto lavoro con la palla e di «allenamento in partita». Però i frutti si vedono, i giocatori arrivano freschi nei momenti chiave, vincono e quindi si dimenticano della fatica. E poi si affezionano: da Vialli, Deschamps, Zidane e Conte che poi lo vollero al loro fianco una volta diventati allenatori a Cristiano Ronaldo e Marcelo in tempi più recenti. La longevità del preparatore si spiega con la sua capacità di mettersi sempre in gioco, adattandosi all’ambiente e alle novità, ma mantenendo alcune certezze. Quando smetterà il «sergente» Pintus, mai visto senza un fischietto (ma ha pubblicazioni e inviti a conferenze come un professore universitario), e non sarà Conte a martellare, toccherà a Julio Tous Fayardo, altro ex Juve, ricercatore e preparatore specializzato sulla forza. Vuole atleti «pronti e reattivi come felini», ha lavorato nel Barça di Rijkaard e con il tennista Nadal. Il suo motto è «La forza ringiovanisce, la resistenza invecchia», negli inizi bianconeri sorprendeva i giocatori perché non contempla riscaldamento o strechting. Subito a mille, con un esercizio per gruppo muscolare, tante variazioni, pesi mobili preferiti alle macchine. Insomma, a Lugano si suda (oggi 31° di massima). Poi certo, si mangerà anche. Ma il nutrizionista controlla. E la piscina panoramica forse resterà vuota", si legge sul quotidiano.

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