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Inter, 3 veti sulle cessioni. In entrata già definiti nomi e stretegie: il punto

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La dirigenza nerazzurra è conscia dei paletti imposti dalla proprietà e delle possibili offerte in arrivo per i propri gioielli

Fabio Alampi

Con due nuove coppe in bacheca e uno scudetto da giocarsi fino all'ultimo, l'Inter sta già pensando da tempo alle strategie da adottare in vista della prossima sessione estiva di mercato: la dirigenza nerazzurra, anche quest'anno, dovrà fare i conti con gli input della proprietà, che ha chiesto di far registrare un forte attivo a bilancio. Per questo motivo bisognerà stare attenti alle occasioni che si presenteranno e programmare idee e formule "fantasiose", al fine di mantenere competitiva la rosa a disposizione di Simone Inzaghi. Sperando di non dover essere costretti a sacrificare qualche gioiello, come successo la scorsa estate con Hakimi e Lukaku. Il Corriere dello Sport fa il punto della situazione in casa Inter.

Inter, 3 veti sulle cessioni. In entrata già definiti nomi e stretegie: il punto- immagine 2

Fra uscite...

"Dieci mesi fa sono stati sacrificati Hakimi e Lukaku, con quest'ultimo che era considerato l'unico incedibile. Ecco perché adesso in viale della Liberazione non sono in grado di prevedere per chi arriveranno le offerte... irrinunciabili. I dirigenti vorrebbero evitare di cedere Skriniar, Barella e Brozovic, mentre c'è più apertura alle partenze di Martinez e/o Bastoni. Va risolta pure la vicenda De Vrij, in scadenza e meno convinto di rinnovare rispetto a Skriniar".

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...ed entrate

"Le partenze di Vidal e Vecino rendono inevitabile lo sbarco di un paio di centrocampisti. Come vice Brozovic, in pole c'è Asslani dell'Empoli, dove come parziale contropartita potrebbe andare Esposito. In mezzo serve anche un vice Barella: il preferito è Frattesi del Sassuolo, club con il quale c'è una trattativa più ad ampio raggio perché ai nerazzurri piace tanto Scamacca. La doppia fumata bianca è però vincolata alle valutazioni che Carnevali darà sia ai suoi gioielli sia alle contropartite interiste, Pinamonti e Casadei. L'Inter pensa che al massimo possano esserci 8-10 milioni di differenza tra i due attaccanti, non 20-25. In caso di addio di De Vrij o Skriniar, occhi puntati su Bremer, da tempo il preferito: se Pinamonti non andrà al Sassuolo e Belotti non rinnoverà con il Toro, "Pina" potrebbe finire sotto la Mole".

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