Intervenuto ai microfoni di On Sport, il vice presidente dell'Inter, Javier Zanetti, ha ripercorso alcuni capitoli della sua esperienza in maglia nerazzurra, in particolare la fatidica stagione 1997-1998, quella segnata dalla discussa lotta Scudetto contro la Juventus:
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Inter, Zanetti: “Il titolo ’98? Tutto chiaro dopo anni. Simoni un padre. Deluso per…”
Il vice presidente nerazzurro ha ripercorso alcuni episodi della sua carriera in nerazzurro
1998 - "Simoni per noi era come un padre. Ha costruito una squadra molto forte, ci sentivamo parte di una famiglia che ciascuno di noi amava. In ogni partita cercavamo di fare il nostro meglio. Abbiamo vinto la Coppa Uefa grazie anche ad un mio gol. Segnare in una finale non è da tutti e per me è stato molto importante. Sono deluso solo per non aver vinto con Simoni il campionato nel 1998, ma dopo anni abbiamo capito perché non siamo riusciti a vincerla".
SERIE A - "Guardavo la Serie A da piccolo quando ero in Argentina. Quando l’Inter mi ha detto che mi sarei trasferito in nerazzurro ho provato una sensazione bellissima. Non avevo mai immaginato di giocare per una squadra italiana. E sapevo già che non era una squadra qualunque ma una delle migliori squadre del mondo. Ho dovuto imparare una nuova lingua, un nuovo stile di gioco, diverso da quello argentino. Sono migliorato non solo come giocatore, ma anche come persona".
KAKA' - "Il mio avversario più duro è stato senza dubbio Kakà. Nel suo primo anno a Milano era difficilissimo da fermare. Nel Milan ha fatto la differenza per diverse stagioni. Mi è sempre piaciuto giocare contro i rossoneri nel derby perché ho sempre fronteggiato grandi calciatori".
(Fonte: On Sport)
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