Il tecnico dell'Inter ha preparato alla solita maniera la sfida, ma potrà trovare due stili differenti nella squadra di Simeone
Inter-Atletico Madrid sarà una grande sfida. Da una parte la squadra di Inzaghi che sta dominando per vittorie e gioco la Serie A e ha raggiunto l'ultima finale di Champions. Dall'altra la squadra di Simeone che ora si espone di più, ma che può sempre impostare una gara sulla difensiva.
"Inzaghi è pronto a tutto, soprattutto a un Atletico che mostrerà i due volti nel corso della stessa partita, come dovrà fare l’Inter, alternando aggressione e gestione senza perdere equilibrio, pensando anche al ritorno di Madrid. Il match sarà deciso da tre confronti e un fattore. Primo fattore: la mediana. Il dominio dell’Inter nasce dal dominio di Barella-Calha-Mkhitaryan che in Italia non hanno rivali. De Paul-Koke-Saul per dinamismo, fisicità, esperienza e qualità sono all’altezza. E’ qui il succo del match. Una delizia il duello Calha-Koke, il faro turco e lo scoglio spagnolo, intriso di cholismo; il primo è quello che ha creato più occasioni dei 6 (51), il secondo quello che ha recapitato più passaggi (2.073). Barella-Saul è derby tra incursori di classe. Micki e De Paul gareggeranno in strappi e chilometri. Secondo duello: le fasce, come sempre determinanti quando si specchiano due 3-5-2. Un lato più tattico (Darmian-Reinildo), uno più arrembante, dove Dimarco può imporsi sul mondiale Molina. Terzo confronto: Thuram-Griezmann, cioè le variabili chiamate a fare breccia nello schematismo del modulo, muovendosi tanto e togliendo riferimenti. Uno con la forza, l’altro con la grazia, sono i più indicati a spezzare gli equilibri", spiega La Gazzetta dello Sport.