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Italia: nessuno in Europa è come te

Ci siamo sorbiti le accuse di estimatori del calcio bailado, di teorici del calcio tattico, di vecchie glorie nate e cresciute in Italia che poi hanno rinnegato il calcio che li ha formati, ma per i 150 anni del nostro Bel Paese anche il calcio si...

Alessandro De Felice

Ci siamo sorbiti le accuse di estimatori del calcio bailado, di teorici del calcio tattico, di vecchie glorie nate e cresciute in Italia che poi hanno rinnegato il calcio che li ha formati, ma per i 150 anni del nostro Bel Paese anche il calcio si prende la sua bella rivincita. Dopo gli anni bui di Calciopoli, dopo l'egemonia incontestabile dell'Inter schiaccasassi, per la prima volta da almeno dieci anni assistiamo ad un Campionato ancora apertissimo, dove a giocarsela non sono sempre le solite due (Inter-Roma, Inter-Juve...), bensì quattro squadre di cui due sono ritenute "piccole".

In Europa non esiste una situazione paragonabile alla nostra; in Germania il campionato è già concluso da giornate a causa della forza del Borussia Dortmund e dell'inadeguatezza delle sue avversarie. In Inghilterra ormai se la giocano Manchester e Arsenal, ma la rivalità vive più grazie agli scivoloni delle due squadre piuttosto che per merito di rimonte entusiasmanti o scontri epici. In Spagna il duello a distanza Barcellona Real comincia ad annoiare, visto che dalla seconda in poi si gioca tutto un altro campionato che niente ha a che fare con le prime della classe. I catalani e i madridisti giocano ad un altro sport e non solo perchè hanno gli uomini migliori, ma anche perchè le avversarie sono davvero impalpabili (sfido chi mi sa dire quali siano le squadre della Liga oltre Valencia, Villareal, Atletico Madrid e Siviglia...).

L'Italia invece sta vivendo un momento storico, una stagione che sta riavvicinando alla nostra Serie A anche chi ormai la considerava un Campionato minore. E' vero che il livello si è abbassato ed è verissimo che in Europa le squadre italiane faticano ( senza dimenticare che Inter e MIlan hanno vinto 2 delle ultime 4 Champions League), ma almeno a casa nostra i vari team della Penisola fanno di tutto peer non sfiguarare. Dal Friuli alla Campani, passando per Milano e per la Sicilia, non c'è una sola formazione che non abbia contribuito a rendere questa annata incredibile ed incerta come ora è, con 4 squadre in 6 punti che possono tutte giocarsi la vittoria finale della competizione. Dall'Inter che ha animato l'annata con una rimonta storica all'Udinese che tiene il passo delle grandi e fa anche meglio, con un Napoli tornato grande almeno per un po' e un Milan che soffre la pressione poichè non più abituata ad essere la prima della classe.

Un campionato apertissimo ed entusiasmante, modello per tutti gli amanti del calcio, non tanto per spettacolarità quanto per equilibrio e per voglia. Rendiamoci conto tutti (Arrigo Sacchi per primo) che tutto il mondo ora guarda l'Italia e sospira per vivere le emozioni che vivremo noi. Italia: nessuno come te