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Julio Cesar: “Sono innamorato dell’Inter, non voglio lasciare la mia squadra”. E ora?

Lo ha detto al suo agente che adesso saprà cosa dire all’Inter quando busserà alla sua porta. Julio Cesar è stato chiarissimo: “A Milano sto bene e non ho nessuna intenzione di lasciare la squadra di cui sono innamorato“,...

Eva A. Provenzano

Lo ha detto al suo agente che adesso saprà cosa dire all'Inter quando busserà alla sua porta. Julio Cesar è stato chiarissimo: "A Milano sto bene e non ho nessuna intenzione di lasciare la squadra di cui sono innamorato", questa è la frase che riporta il Corriere dello Sport in edicola stamane. Non è la prima volta che lo dice, del portiere nerazzurro si ricordano lacrime in tv di fronte alle vittorie e lacrime in campo nel momento delle sconfitte, quando la squadra sembrava essersi smarrita e lui con un suo discorso cercò di risollevare il morale ai suoi compagni. 

Julione ha collezionato con la maglia nerazzurra 300 presenze in sette anni. Considera la Pinetina casa sua e non vuole ancora lasciarla, neanche per tornare in Brasile. Le voci sull'arrivo di un altro portiere, i suoi problemi fisici, il suo ingaggio (guadagnerebbe 4 mln all'anno per altre due stagioni): sono tutte motivazioni che lo spingono lontano dal club milanese. 

E se per restare dovesse decidere di abbassare le pretese economiche e tecniche? Direbbe di si ad un ingaggio ridotto e alla possibilità di giocarsela per un posto da titolare? Dopotutto - appena era arrivato - non era la prima scelta, c'era Toldo davanti a lui e si è conquistato - a furia di acchiappare sogni - il posto da numero uno anche nei cuori dei tifosi.

I sostenitori interisti dopo aver visto Viviano sfiorare la loro squadra (pare che il cartellino a metà dell'estremo difensore possa essere inserito in un'offerta al Palermo per Silvestre), si sono ritrovati di fronte un altro nome, quello di Handanovic, sono stati presi contropiede e adesso non sanno neanche cosa è giusto pensare, divisi tra cuore, ricordi e razionalità da fair play finanziario...