L’Inter argentina è da sempre al centro dei dibattiti non solo della critica ma anche dei tifosi. La formazione nerazzurra sin dal 2002 si è sempre contraddistinta per l’alto numero di argentini in rosa e negli anni successivi i numero ha sempre oscillato intorno ai nove/dieci elementi. Mazzarri stesso, nonostante una rosa argentina al 40%, ha sempre ballato il tango con moderazione e ne ha comunque utilizzati da titolari in media non più di quattro: è successo 21 volte su 33 ed è successo nelle ultime sette partite. Invece domani, con il ritorno di Campagnaro, si dovrebbe toccare per la sesta volta quota cinque argentini: non succede da Roma-Inter del 1° marzo e più di cinque non è mai successo. In questi dodici anni è capitato anche che fossero addirittura sette sugli otto della rosa di quell’anno per due volte (Treviso-Inter e Ascoli-Inter: stagione 2005-2006), ma cinque resta comunque un numero considerevole.
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L’Inter argentina al canto del cigno? Domenica a Parma…
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Ma in futuro? Già alcuni hanno il destino segnato come Zanetti e Milito, mentre oltre a Carrozzo dovrebbe restare anche Botta almeno che non si decida se mandarlo in prestito. Rimane poi la questione Alvarez che potrebbe essere sacrificato per fare un po’ di tesoretto. Sicuro della presenza anche Palacio che ha appena rinnovato è forte anche dei grandi numeri di questa stagione e cioè miglior marcatore della squadra con 17 gol, 15 in campionato.
Rimangono quattro incognite: Cambiasso, Campagnaro, Icardi e Samuel. Conferma molto probabile per Icardi, a meno che all’Inter non arrivi un’offertona vicina ai 30 milioni, e anche per Campagnaro, che ha quasi 34 anni e un contratto da 1,6 milioni in scadenza nel 2015
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