Se sul campo le cose non vanno bene (anzi, mai così male nell’era del campionato a tre punti), per l’Inter gli affari non funzionano nemmeno a livello di conti. Il bilancio non può non essere curato con attenzione e, per questo, il club necessita di una gestione ottimale del proprio denaro. Lo racconta Repubblica attraverso il proprio sito: l’Inter resta in una situazione di precario equilibrio economico dalla quale dovrà cercare di rialzarsi.
primo piano
L’Inter ha deciso: meglio no coppe. ET mette 50 mln, estate sarà così
Se sul campo le cose non vanno bene (anzi, mai così male nell’era del campionato a tre punti), per l’Inter gli affari non funzionano nemmeno a livello di conti. Il bilancio non può non essere curato con attenzione e, per questo, il club...
Perciò, proprio per questioni di conti, in settimana è previsto un nuovo consiglio di amministrazione al quale parteciperà (via conference call direttamente da Giacarta) il presidente Erick Thohir. In questo cda - scrive Repubblica - “verrà ratificato l'intervento che il presidente ha già effettuato nelle ultime settimane: visto che l'operazione di rifinanziamento del debito attraverso i bond per ora non è riuscita, Thohir ha sborsato oltre 50 milioni per le spese correnti, e altre spese arriveranno in estate, quando bisognerà calibrare il calciomercato in funzione delle perdite di bilancio da cui bisogna rientrare in qualche modo (l'ultimo: -100 milioni)”.
Per questo l’Inter deve restare in allerta, attenta al proprio bilancio. La riscossa sarebbe dovuta partire già in quest’annata, destinata però a finire nell’anonimato e a peggiorare il risultato dello scorso anno. L’Europa è lontana, difficilmente raggiungibile, ma in questo senso la sensazione è che il club abbia già preso la sua decisione: sembra che “al di là delle dichiarazioni ufficiali, all'Inter abbiano già deciso quale strada prendere: meglio ricominciare in estate da zero, cioè senza partecipare alle coppe, per poter meglio concentrare gli sforzi sulla costruzione di una squadra che Mancini promette sarà "da scudetto" e anche per evitare le sanzioni del Fair Play finanziario dell'Uefa, che scatteranno intorno a Pasqua, ma solo se poi il club giocasse in Europa il prossimo anno. Si cercherà di arrivare a fine stagione salvando la faccia, ad esempio cercando di non sfigurare contro i quattro grandi avversari che il calendario proporrà (Milan, Roma, Lazio e Juventus) e provando a vincere contro le altre (Parma, Verona, Udinese, Chievo, Genoa ed Empoli) per riequilibrare un po' la classifica”.
In questo modo, l’Inter (non arrivando sesta) non rischierebbe nemmeno di dover disputare partite ufficiali a fine luglio, fatto che non dispiacerebbe a Mancini e Thohir. Questo perché “potrebbero allestire un'estate come piace a loro: una decina di giorni di ritiro a Brunico, poi la tournée asiatica di una quindicina di giorni per diffondere il marchio sui mercati che più interessano al club, infine il rientro in Italia per prepararsi a dovere alla ripresa del campionato. Sperando che la campagna acquisti e cessioni sia stata soddisfacente, e redditizia: l'Inter dovrà incassare più di quanto spenderà e al tempo stesso alzare il proprio livello di competitività. Questa è la difficile sfida”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA