Il protagonista principale di questo 2023 dell'Inter è senza ombra di dubbio Lautaro Martinez: il Toro, dopo aver vinto il Mondiale con l'Argentina, è tornato a Milano rigenerato, e ha alzato ancor di più i suoi standard di rendimento. Inoltre, l'addio annunciato per giugno di Skriniar gli ha permesso di indossare la fascia di capitano (complici anche le assenze di Handanovic e Brozovic), legandolo in maniera viscerale ai colori nerazzurri. Se in passato si è parlato tanto di un suo addio, oggi appare difficile vederlo lontano da Milano.
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Lautaro sempre più al centro dell’Inter: ipotesi cessione remota. In futuro…
Così scrive il Corriere dello Sport: "(Lautaro) è tornato convinto che la sua vita sia cambiata e di essere in missione per cambiarla agli altri. A parte il fatto che ultimamente lo designano regolarmente capitano, è dalla Befana che segna quasi un gol a partita, piuttosto spesso determinanti. Tra l'altro ha deciso il derby di campionato e in Coppa Italia non ne parliamo: con una rete al Parma e il passaggio vincente per Darmian con l'Atalanta sta facendo quasi tutto da solo. In Champions con il Porto è stato eclissato dal ritorno possente di Lukaku, e questo fa parte del gioco quando stai in una squadra come l'Inter. Resta il fatto che se Inzaghi, invece di scendere, dopo il Mondiale è salito dal quarto al secondo posto il merito è in gran parte del ritrovato affetto tra Lautaro e la rete.
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[...] Intanto ha aperto un ristorante a Milano e non perde occasione di segnalare che vuole sposarsi e che sta per avere un altro figlio. Messaggi trasversali per non essere coinvolto nell'eventuale ristrutturazione del club. Al momento è fatica inutile. Lautaro non sembra più in procinto di cessione come poteva essere qualche mese fa. Non che la Liga non gli piacerebbe, però il sentimento in questa fase non appare reciproco. In Inghilterra, dove avrebbero i soldi per prenderlo, non si sentirebbe a suo agio, almeno non crede. E poi ha venticinque anni, tutta la vita agonistica davanti e un contratto lungo. Non c'è da riflettere troppo sui suoi sviluppi futuri, come invece può essere il caso per Lukaku e Dzeko. Insomma, l'Inter oggi è sua".
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