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L’Inter sta scoprendo il vero Joao Mario. Ora i 45 milioni non pesano più?

Piano piano, Joao Mario, si è preso sulle spalle l'Inter

Riccardo Fusato

Piano piano, Joao Mario, si è preso sulle spalle l'Inter. Il centrocampista portoghese, arrivato a Milano, per 45 milioni di euro, sta diventando un fattore importante. Ma c'è di più; oltra ad essere un giocatore fortissimo, ora, ha imparato anche a tirare in porta esercizio che prima praticava di rado prendendosi anche i rimproveri del fratello minore Hugo, che gioca a calcio a cinque a Porto Salvo, vicino a Lisbona. Il campione d'Europa è un centrocampista completo, lo suggeriscono le statistiche di Inter-Pescara e lo racconta il suo breve passato. Non eccelle in fase difensiva, ma quando si trova nella metà campo avversaria incide più dei colleghi di ruolo.

Nel Vitoria Setubal, dove ha passato sei mesi in prestito nel 2014 prima di tornare allo Sporting, è maturato parecchio. Con Jorge Jesus, allo Sporting, giocava in una posizione ibrida: faceva l’esterno destro, ma si spostava spesso al centro dietro le due punte, diventando un trequartista quasi classico, pronto ad aiutare in fase difensiva. Joao Mario è preciso nei passaggi e ha l’intelligenza tattica indispensabile per giocare a tutto campo. L’allenatore dello Sporting attribuisce alla sua cessione una parte importante nel calo di rendimento del club e in Portogallo non si meravigliano della sua fioritura interista: dopo averlo visto in azione a Euro 2016, prevedere un futuro luminoso per Joao Mario non era difficile. Contro il Pescara ha chiuso con ottimi dati: unico neo i 23 palloni persi, un numero superiore alla media del ruolo (14). Sprecare così tanto allo Stadium contro la Juve potrebbe risultare pericoloso.

(Gazzetta dello Sport)

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