Su Repubblica di oggi intervista all'allenatore dell'Inter Roberto Mancini che ovviamente ha parlato dell'attuale situazione in casa nerazzurra:
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Mancini: «Obiettivo scudetto, se lo mettano tutti in testa! Vorrei un D. Silva: al mondo…»
Su Repubblica di oggi intervista all’allenatore dell’Inter Roberto Mancini che ovviamente ha parlato dell’attuale situazione in casa nerazzurra: Che spogliatoio è quello dell’Inter? «Bravi ragazzi, ottimi professionisti....
Che spogliatoio è quello dell’Inter?
«Bravi ragazzi, ottimi professionisti. Poi è chiaro, devono migliorare».
È una squadra un po’ adolescenziale, no?
«Sì. Dobbiamo crescere. Miglioramenti ne ho visti tanti. Non mi sono piaciuti solo a Empoli, piatti, brutti. Ma con tutti i nostri difetti la squadra c’è sempre stata. Abbiamo buttato punti in modo assurdo, per sfumature, per immaturità. Ora forse ci siamo, ma faremo altri errori».
Anche lei ne ha commessi, vero?
«Certo. Quando un allenatore subentra, ha bisogno di tempo per conoscere i giocatori. Magari ne valuta alcuni in modo positivo e altri no, poi il campo dà altre risposte. Io ero molto positivo, ma lo ero stato troppo. Ci vuole tempo».
Cosa manca all’Inter del futuro?
«Giocatori che in campo capiscano al volo le situazioni. Gente che parli, che guidi e che abbia tecnica straordinaria. Tecnicamente, si sa che mi piacciono le ali veloci, che creano superiorità. Alla David Silva? Certo: nel mondo se ne trovano, come lui».
Thohir la accontenterà?
«È carico e positivo, sa che per costruire una squadra ci vuole tempo, si passa attraverso momenti difficili. Non è come noi italiani che pensiamo solo a vincere lo scudetto domani… Però l’obiettivo sarà quello di partire per vincere il campionato, tutti devono metterselo in testa. Dopo aver parlato con Thohir sono fiducioso: costruirà una squadra per vincere, nel tempo».
Come ha trovato la A?
«Campionato difficilissimo, come tutti: anche in Turchia è dura. Il livello è calato perché è salito in Inghilterra, in Spagna e in Germania, ma anche qui ci sono eccellenze. Tra quelli che non conoscevo, i migliori sono Felipe Anderson e Rugani: se un difensore dell’Empoli non viene mai ammonito e in più segna gol, vuol dire che è bravissimo. Magari sarà un altro Scirea. Poi, oltre a Tevez, sono grandi giocatori Pjanic, Pogba, Higuain, Callejon. Florenzi per la versatilità».
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