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Meazza, ecco l’offerta di Thohir: 70 mln e tempi brevi. Tutti gli sviluppi…

L’Inter ha mosso i primi passi per rilevare la gestione dello stadio Meazza ed è pronta a presentare la sua offerta al Comune di Milano: “Ecco l’offerta su cui l’Inter sta ragionando: rilevare lo stadio senza oneri...

Alessandro De Felice

L'Inter ha mosso i primi passi per rilevare la gestione dello stadio Meazza ed è pronta a presentare la sua offerta al Comune di Milano: "Ecco l'offerta su cui l'Inter sta ragionando: rilevare lo stadio senza oneri finanziari, con l'impegno di investire 70 milioni per la ristrutturazione, più la riqualificazione dell'area circostante.Questa sarebbe la proposta che la società intende avanzare. Poi ovviamente il Comune dovrà valutare e decidere se accettare o meno. In questo momento a Palazzo Marino si sottolinea che la questione non è stata ancora esaminata e che per ora siamo solo agli incontri preliminari con il presidente dell'Inter Erik Thohir. Quello che si percepisce, da parte dell'Inter, è invece la volontà di chiudere in fretta un accordo, visto che la giunta Pisapia terminerà il mandato il prossimo anno, e in prospettiva ci sono sei mesi di Expo seguiti da 6 mesi di campagna elettorale. Il futuro, con una nuova giunta e forse anche un nuovo sindaco, è imperscrutabile, mentre invece i contatti con gli attuali amministratori si stanno rivelando proficui.La questione è delicata sotto più punti di vista. Prima di tutto l'aspetto finanziario più pratico: l'Inter deve reperire i 70 milioni sul mercato o con uno sponsor. Nelle casse non ci sarebbe infatti questa disponibilità.

Poi ci sono gli accordi ancora in corso con la società calcistica del Milan, con cui l'Inter si divide il contratto di gestione di San Siro. Contratto che per ora è valido fino al 2030, anche se il Milan si è già detto intenzionato a realizzare uno stadio in un'altra area di Milano, nella zona del Portello. Quindi, nel caso in cui il Comune ritenesse interessante l'offerta dell'Inter, dovrà giocare su due sponde: da una parte chiudere l'intesa con l'Inter, dall'altra trovare un compromesso con il Milan, magari favorendo l'avvio dei lavori al Portello e permettendo così un'uscita anticipata da San Siro.

Infine, la valutazione fondamentale: Palazzo Marino potrebbe chiedere qualcosa di più, trattandosi anche di un periodo di crisi per gli enti locali?

Intanto c'è un punto fermo che l'Inter (e anche il Milan) sembrano disposti a far valere in sede di trattativa con il Comune: già oggi il canone di gestione dello stadio, pari a 9 milioni all'anno, è stato scontato, considerando che le squadre si stanno occupando della manutenzione straordinaria dell'area sportiva in vista della finale di Champions League che si giocherà a Milano nel 2016. Come dire: lo scambio tra riqualificazione e cessione può funzionare.

Una decina di anni fa l'Inter ci aveva già provato. La proposta di acquisizione consisteva in 14 milioni cash, più la concessione al Comune di 5 giornate all'anno per 99 anni per manifestazioni pubbliche (corrispondenti a 26 milioni), più 60 milioni di lavori di ammodernamento. Ma i tempi sono cambiati, lo stadio è più vecchio e i valori immobiliari sono crollati. In più, stavolta, l'Inter sarebbe sola a portare avanti le trattative", spiega in un articolo oggi Il Sole 24 Ore..