Inter e Milan ragionano da tempo sul nuovo stadio e la decisione delle due milanesi pare essere quella di un impianto nuovo e di abbandonare San Siro.
primo piano
Meazza ristrutturato? Inter e Milan esiliate per 3 anni. Dove? Spunta addirittura…Torino!
Se il Meazza venisse rimodernato Inter e Milan sarebbero costretti ad andare a giocare in un'altra città
"Se il Meazza venisse ristrutturato, Milan e Inter potrebbero emigrare da Milano per almeno tre stagioni, cioè per tutta la durata dei lavori. È la nuova, clamorosa ipotesi sul caso San Siro. Mentre prende sempre più corpo l’idea dei due club, anticipata da Repubblica, che il nuovo stadio venga costruito nell’area dell’attuale parcheggio e che il Meazza venga abbattuto, le due società hanno analizzato tutte le possibili variabili, non soltanto economiche, delle trattative in corso con il Comune di Milano. E hanno appunto previsto anche la possibilità di giocare in trasferta per almeno tre anni. Sarebbe la soluzione di ripiego se, a conclusione del confronto in corso, si decidesse che lo stadio attuale non va abbattuto ma ristrutturato. Secondo lo studio sulle analisi costi-benefici, la principale controindicazione alla ristrutturazione sarebbe economica: la spesa intorno ai 400 milioni di euro. Inoltre la capienza verrebbe più o meno dimezzata: 40- 45mila spettatori. Ma soprattutto, mentre la costruzione di uno stadio ex novo è stimata in due anni, il restauro e l’ammodernamento del Meazza avrebbero tempi ben più lunghi. Il cantiere deve fermarsi ogni volta che ci sono partite e le pause dei lavori, per l’impossibilità di lavorare a singhiozzo, sarebbero di intere settimane, quelle degli impegni ravvicinati tra campionato e coppe. Ma c’è di più: si profila, secondo i tecnici interpellati, un rischio sicurezza, legato all’ingresso di 45mila persone in un impianto pieno di cantieri. I due club potrebbero anche decidere di non correrlo, tanto da valutare l’ipotesi di giocare in trasferta. Il Milan ha già studiato le eventuali sedi. Dato l’alto numero di tifosi che abitano a Milano e dintorni, non si può andare oltre un determinato raggio, cioè oltre gli stadi di Varese (opportunamente risistemato e ampliato), Verona, Parma e addirittura Torino ( il Grande Torino più dello Stadium juventino)", spiega Repubblica.
"Per il Milan il momento è cruciale anche sulla questione del ricorso al Tas contro la decisione dell’Uefa per le violazioni del fair-play finanziario nel triennio 2015- 17: la richiesta del pareggio di bilancio entro il 30 giugno 2021 e l’eventuale esclusione dalle coppe nel 2022. Gazidis sta trattando con l’Uefa per avere più tempo per arrivare al pareggio ed evitare di andare al Tas. Entro un paio di settimane la camera investigativa dell’Uefa si pronuncerà sul periodo 2016- 18. Le previsioni sono impossibili, perché il caso è inedito: non esistono precedenti di ulteriori restrizioni intermedie...", riporta il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA