Un colpo al cerchio e uno alla botte. Luciano Moggi continua a difendere la "sua" Juventus, "cha ha vinto gli scudetti sul campo", ma intanto specifica che fu la società a comprare le famose schede svizzere incriminate, anche se "per fini commerciali e di mercato". Per questo l'ex dg bianconero si sorprende del fatto che la Juve si sia dichiarata estranea ai fatti: "La Juve ha perso due scudetti e deve riaverli, li ha vinti sul campo, il discorso che non capisco nel comunicato della Juve è sulla estraneità della società ai fatti. Non ho capito. Ero il d.g. della Juve. Non era 'Moggi contro l'Udinese', ma la Juve contro l'Udinese. L'estraneità ai fatti non so cosa significhi. La Juve vinceva da sola, non aveva bisogno di aiuti. Si parlava di spionaggio industriale ancor prima che lo scandalo venisse fuori al processo Telecom. Sapevo che ci spiavano e dovevo in qualche modo, per salvaguardare la Juve, tengo a precisarlo, avere comportamenti diversi. Erano state prese schede straniere non per fare cose che non dovevano essere fatte, ma per coprire il mercato e i fatti commerciali. Quelli che erano spiati constantemente. La Juve aveva comprato queste schede proprio per evitare spionaggi industriali".
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Moggi: “Le schede le ha comprate le Juve, non io. Che significa estraneità ?”
Un colpo al cerchio e uno alla botte. Luciano Moggi continua a difendere la “sua” Juventus, “cha ha vinto gli scudetti sul campo”, ma intanto specifica che fu la società a comprare le famose schede svizzere incriminate,...
Moggi, sulle schede, ribadisce il concetto ancora più chiaramente: fu la società a comprarle: "So soltanto che contro il Chievo o l'Udinese non giocava Moggi ma la Juventus, io ero il direttore generale della Juventus e le schede le comprava la Juventus e non io. Poi alcune schede sono state eliminate e Angelo Fabiani è stato assolto. È stata una sentenza già scritta, hanno fatto il loro ingresso i testimoni dell'accusa e noi abbiamo rinunciato ai nostri perchè ci avevano difeso già loro. Trattandosi di una sentenza già scritta era inutile spendere e sforzarsi per portare prove. Siamo al primo round, ci sarà l'appello e io sicuramente non perdo coraggio perché sono sicuro di non aver fatto niente".
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