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Moratti: “Quello di Zanetti? Un gol tra due amici… Il capitano è rassicurante”

Un grande gol può nascere anche da una grande amicizia. Il passato può essere il ricordo di sportivissime battaglie e, il presente, il manifesto del nuovo calcio mondiale. Anche di questo ha parlato Massimo Moratti durante l’incontro di...

Eva A. Provenzano

Un grande gol può nascere anche da una grande amicizia. Il passato può essere il ricordo di sportivissime battaglie e, il presente, il manifesto del nuovo calcio mondiale. Anche di questo ha parlato Massimo Moratti durante l'incontro di oggi con la stampa.

Presidente Moratti, quanto è servito alla squadra il rientro di Diego Milito? Probabilmente, nell'azione del secondo gol, quello di capitan Zanetti, quest'importanza è stata evidenziata moltissimo.

"Devo dire una cosa, importante: quella del nostro secondo gol è un'azione che si capiva essere costruita da due calciatori che si vogliono bene. Questa è stata la mia primissima, e devo dire bellissima, impressione. Poi, è chiaro, Milito è fondamentale nel nostro gioco, per la sua intelligenza tattica, per i suoi movimenti: è uno di quei calciatori che hanno costruito le vittorie della passata stagione. Ieri, a mio avviso, è stato fantastico anche Eto'o, che gioca sempre con classe e personalità. E se i due attaccanti più forti sono in forma, chiaramente migliora tutto il gioco della squadra".

Una volta José Mourinho ha detto che un Mondiale per club è più importante per la storia di un club che per il curriculum di un allenatore...

"Non lo sapevo che avesse detto ciò e non lo so, non saprei giudicare. Però, se Mourinho fosse stato qui, sicuramente avrebbe detto che sarebbe stato più importante per l'allenatore... ".

Presidente, che ricordi ha delle due finali intercontinentali del 1964 e 1965 con l'Independiente?

"Ho il ricordo di grandi battaglie sportive. La prima Intercontinentale l'abbiamo vinta a Madrid, alla 'bella', è stato qualcosa di fantastico, una sfida infinita, senza esclusione di colpi. Nella seconda, invece, ci sono sempre state partite molto dure, soprattutto quelle in trasferta, ma anche grande simpatia per gli avversari, visto che c'eravamo già incontrati e conosciuti l'anno prima. Diciamo che, allora, i due più grandi boxeur d'Europa e del Sudamerica si affrontavano senza esclusione di colpi. Oggi è diverso".

E che cosa è oggi, per Massimo Moratti, il FIFA Club World Cup?

"Ha il fascino dei tempi di oggi, del calcio attuale. È il manifesto di chi ha vinto in tutti i continenti e che può sorprendere qui, in questa occasione, dimostrando i valori del suo calcio, della propria terra. Non è più il confronto tra l'Europa e il Sudamerica, ma è anche vero che vincere la Champions d'Asia o d'Africa oggi è un impegno serio, quindi bisogna avere molto rispetto anche per avversari che, in partenza, non conosci benissimo".

Presidente Moratti, ogni gruppo ha uno zoccolo duro, qualcuno su cui può contare sempre. Ieri sera, ancora una volta, questa base, per l'Inter, è stato Javier Zanetti.

"Fantastico. È sempre quello che ti aspetti, quello che sai cosa fa, quello che fa anche un pochino di più. L'ho visto in questi giorni, anche parlando con i compagni, con un atteggiamento molto sicuro, molto rassicurante per tutti; se ce ne fosse bisogno, trascina anche sotto il profilo della professionalità, perché sai che se dice una cosa, lui certamente la farà bene. Credo che il suo gol, come dire?, fosse nell'aria... Dovrà tornare a piedi a Milano? Appena ho visto che aveva calciato la palla in rete, ho pensato immediatamente a quella sua battuta... ".