E' un Gianni Mura caustico quello che analizza l'Inter post-triplete sulle colonne de Il Guerin Sportivo. Una delle penne più prestigiose del giornalismo italiano non ci va leggero né con i protagonisti del recente passato (Mourinho viene definito "uno che si presenta con l'astuto uso della parola 'pirla' e si congeda con la parola 'triplete' e lacrimucce presto asciugate perché la sera stessa della Champions se ne va sull'auto di Florentino Perez"), né con quelli del presente, un presente che vede Claudio Ranieri protagonista in panchina, dopo la breve e sfortunata parentesi Gasperini.
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Mura: “Mou, Perez ha asciugato le lacrimucce. Moratti, ok addio a Gasp. Ma ai giocatori?”
E’ un Gianni Mura caustico quello che analizza l’Inter post-triplete sulle colonne de Il Guerin Sportivo. Una delle penne più prestigiose del giornalismo italiano non ci va leggero né con i protagonisti del recente passato (Mourinho...
"L'aggiustatore Ranieri qualcosa di buono ha combinato, sa fare il suo mestiere e nessuno ne dubita. Ma perché, visto che era libero, l'Inter non lo ha preso quest'estate? Perché proprio Gasperini? E perché ripetere l'errore fatto con Benitez?", si chiede Mura, che cita un caso che risale alla stagione 97-98 e alla vittoria in Coppa Uefa: "Quando Simoni vinse l'Uefa, Moratti aveva già l'accordo con Zaccheroni. Ma si vide costretto a confermare Simoni, salvo poi silurarlo alla prima occasione".
"Come con Benitez, Gasperini non viene accontentato negli acquisti. Come per Benitez, anche lui si trova la squadra contro. La maggioranza che conta, almeno. Se fossi presidente e tifoso come Moratti, dopo la partita di Novara Gasperini l'avrei esonerato anche io, ma il giorno stesso ai giocatori avrei tolto metaforicamente la pelle. Non so se lui l'abbia fatto, ma propendo per il no. Perché c'è una stagione da salvare e lui coi giocatori non se la prende mai. Se non l'ha fatto il 5 maggio 2002, non lo farà più", conclude Mura.
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