L'ex portiere nerazzurro e del Bologna Gianluca Pagliuca, è stato intervistato dal Corriere dello Sport, per parlare del momento dell'Inter, ma anche della sfida di domenica tra le sue ex squadre:
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Pagliuca: “Se torna il vero Sneijder Inter a livello del Napoli. E domenica…”
L’ex portiere nerazzurro e del Bologna Gianluca Pagliuca, è stato intervistato dal Corriere dello Sport, per parlare del momento dell’Inter, ma anche della sfida di domenica tra le sue ex squadre: L’Inter è sul livello di Juve...
L'Inter è sul livello di Juve e Napoli?«No. L'Inter è dietro alla Juve e dietro al Napoli, però ha una possibilità di migliorare».
Quale?«Sneijder. Se torna il giocatore dellanno della tripletta l'Inter sale al livello del Napoli e dà fastidio alla Juve».
Oggi però faticherebbe a trovare posto.«Il centrocampo è molto muscolare, con l'olandese aumenterebbe lo spessore tecnico. Lo metterei dietro a Milito, quello è il suo ruolo».
E' sorpreso da Cassano cannoniere?«No. Ha sempre detto che da ragazzo simpatizzava per l'Inter e cambiando squadra è riuscito a trovare nuovi stimoli e nuove energie. Adesso ha un obiettivo: far vedere al Milan che non era un giocatore finito. Speriamo che si mantenga così e che non combini casini nello spogliatoio».
Cosa ha dato il giovanissimo Stramaccioni?«Certezze, quelle che allInter mancavano da tempo».
Le piace come gioca la squadra?«Non è il massimo dello spettacolo, però è molto concreta. Stramaccioni ha fatto delle scelte difficili, ha rinunciato a giocatori come Julio Cesar e Lucio, poi ha puntato sugli argentini e su alcuni giovani come Coutinho».
Da Julio Cesar a Handanovic, sul piano tecnico l'Inter ci ha rimesso o guadagnato?«Faccio una premessa: io sono da sempre un estimatore di Julio, lo considero uno dei più forti portieri al mondo, ma se devo giudicare per questa prima parte di stagione dico che la società ha preso la decisione giusta. Handanovic sta facendo molto bene a Milano, mentre Julio Cesar in Inghilterra alterna momenti buoni ad altri meno buoni».
Forse non dirà lo stesso del passaggio del Bologna da Gillet ad Agliardi.«Ma è stato Gillet a chiedere la cessione. La società lha lasciato andare e ha puntato su Agliardi e Curci che si è fatto male di nuovo e quindi è ingiudicabile. Il primo hafatto partite positive ed altre assai meno, commettendo due o tre errori macroscopici. Anche Gillet, però, lanno scorso partì male e poi si riprese nel girone di ritorno, magarisuccede lo stesso ad Agliardi».
Il problema è che oggi il Bologna è più debole di un anno fa.«Molto più debole. Ha perso Ramirez, Gillet, Portanova per squalifica, Di Vaio, Mudingayi, Perez per infortunio, ora si è fatto male anche Natali. Per fortuna è arrivato Gilardino».
Ha una speranza di fermare l'Inter?«Sì, ce lha, perché lInter arriverà dallEuropa League e perché ha qualche difficoltà quando deve impostare il proprio gioco, non è come la Juve. Soffre quandol'avversario l'aspetta e il Bologna aspetterà
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