L'ex tecnico della Primavera Nerazzurra attualmente al Sassuolo, Fulvio Pea, nella lunga intervista rilasciata a Tuttomercatoweb.com ha parlato anche di Inter e del momento poco felice attraversato dai nerazzurri:
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Pea: “All’Inter ambiente sano, dispiace vederla così. Su Santon,Balotelli e Destro…”
L’ex tecnico della Primavera Nerazzurra attualmente al Sassuolo, Fulvio Pea, nella lunga intervista rilasciata a Tuttomercatoweb.com ha parlato anche di Inter e del momento poco felice attraversato dai nerazzurri: Pea il Mourinho del futuro?...
Pea il Mourinho del futuro?"Lui è un allenatore di grande livello, questi accostamenti sono ingenerosi nei suoi confronti (sorride, ndr)".
Un salto indietro. L'Inter non va."Si vede dai risultati e dalle prestazioni, ma quello dell'Inter rimane un ambiente sano perché i giocatori hanno un attaccamento alla maglia notevole. Le vere problematiche le conosce solo chi è all'interno, io conoscendo l'ambiente sono dispiaciuto, perché dopo dei grandissimi successi vedere una squadra così in difficoltà non fa piacere".
Santon, Destro e Balotelli. Tutti via. La società non crede nei giovani?"Santon è stato un caso particolare perché è arrivato in prima squadra in breve tempo e forse non era pronto per sopportare lo stress del calcio italiano. Gli serviva un periodo per crescere sotto il profilo tattico. Destro è un ragazzo con grandissime potenzialità, ma le esigenze dell'Inter erano altre, per vincere nell'immediato. L'Inter ha ceduto giovani interessanti, ma ne ha anche comprati. E poi la squadra non può non giocare per vincere, quindi trovare ventenni pronti non è facile".
Ranieri rischia."Qual è l'allenatore che non è sulla graticola? Bastano due pareggi per essere discussi. Il mister ha un'esperienza tale da poter uscire da queste problematiche con grande stile e classe come ha sempre fatto".
E lei non ci pensa alla panchina nerazzurra?"Per ora mi tengo stretta la mia e bisogna fare attenzione (sorride, ndr). Fulvio Pea deve camminare a piccoli passi e guadagnarsi la stima del calcio italiano con il tempo. Serve del tempo per diventare un allenatore importante. Spero di essere pronto tra vent'anni (sorride, ndr). Non ci penso e non ci spero, sono felice di essere a Sassuolo perché sto lavorando con serenità e l'anno prossimo spero di far parte di un progetto importante dove l'ambiente è simile a questo. O magari sarà ancora questo. Con il mio presidente ho un ottimo rapporto e quando è così sicuramente si può lavorare con serenità".
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