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Petrucci: “Il tavolo della pace non è stato fallimentare. Vi ricordo che…”

Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, è tornato a parlare del ‘Tavolo della Pace’. “Innanzitutto ci tengo a sottolineare come il tavolo, anche se non ha raggiunto il risultato finale, è servito a creare dei presupposti...

Alessandro De Felice

Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, è tornato a parlare del 'Tavolo della Pace'. "Innanzitutto ci tengo a sottolineare come il tavolo, anche se non ha raggiunto il risultato finale, è servito a creare dei presupposti importanti. Un buon percorso, dunque è stato fatto, e quindi il tavolo non è stato un fallimento come tutti dicono. Ricordo che hanno preso parte al tavolo - ha aggiunto Petrucci - persone che non s'incontravano da tanti anni. Non solo si sono riparlate, ma lo hanno fatto in un modo veramente importante, anche dal punto di vista dei rapporti umani. Dalle telefonate che ricevo, tutti mi dicono di andare avanti, ma adesso io, ovviamente, mi fermo. Diciamo che il rapporto è stato molto utile, anche perchè abbiamo sfiorato il problema delle riforme del calcio, come ha già anticipato il presidente Moratti. Io sono disponibile a portare al Governo, d'intesa  con la Federcalcio, le proposte delle leghe, ovviamente le leghe tutte insieme. Devo confessare, nonostante quello che si dice, che io ho un buon rapporto con le lega di serie A: sono stato invitato alla festa di lunedì, e se non avessi avuto un altro impegno di beneficenza a Napoli con Cananvaro e Ferrara, avrei partecipato volentieri".Sugli ultimi sviluppi, con la denuncia di Della Valle all'ex commissario della Federcalcio, Guido Rossi, il numero 1 del Coni, preferisce non addentrarsi, ribadendo l'importanza del tavolo da lui convocato lo scorso mercoledì: "Non entro nel merito - ha concluso - io ho fatto un incontro per rasserenare gli animi, i presupposti, ripeto, ci sono, e continuerò  a perseguire il mio obiettivo d'intesa con la Figc. Deve essere l'anno delle riforme, la Federcalcio deve approfittare di queste occasioni, perchè sono riforme che servono al mondo del calcio e dello sport.  Con il ministro Gnudi ci rivedremo la prossima settimana e porteremo avanti i discorsi che abbiamo già iniziato".