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Pistocchi: “Inter, errore Sensi. Rigore Torino? Uguale a Hongla-Lautaro ma lì tutti zitti”

Maurizio Pistocchi, giornalista, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Radio Nerazzurra per parlare del momento dell'Inter

Marco Astori

Pistocchi: “Inter, errore Sensi. Rigore Torino? Uguale a Hongla-Lautaro ma lì tutti zitti”- immagine 2

Maurizio Pistocchi, giornalista, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Radio Nerazzurra. Tanti i temi affrontati, dal momento dell'Inter, al futuro di Simone Inzaghi e per finire al mercato.

"L'Inter a mio modo di vedere ha fatto alcuni errori nella gestione della rosa -  le parole di Pistocchi -, non predisponendo ad esempio un'alternativa a Brozovic. Quando si parlò della cessione di Sensi alla Sampdoria, dissi personalmente ad Ausilio che l'unico play che avevano in rosa oltre a Brozovic era proprio Sensi. Ha le caratteristiche per essere regista, vede il gioco e ha i tempo. Non mi convinceva nessuna delle alternative, togliere il motore del centrocampo come Barella per farlo giocare dietro mi sembrava una scelta sbagliata.

E' stato fatto un errore anche dal punto di vista tecnico da Inzaghi nel predisporre Vecino come play, quando Vecino è una mezzala di inserimento e sicuramente non un regista. Ci sono stati errori della società e della gestione del tecnico. Un'altra cosa è che le due punte fanno fatica a coesistere: nessuno dei due attacca la profondità. Con Sanchez l'attacco è più brillante, anche come trequartista può essere un'alternativa.

Ci sono stati degli errori di gestioni se questa squadra ha fatto 6 punti in 6 partite e ne ha 9 meno dell'anno scorso: ma il campionato è ancora lì. Si sbaglia chi dice che il campionato dell'Inter è finito, ha tutte le possibilità per vincere lo scudetto sia per organico, che per forza: ma se Inzaghi non ripete gli errori fatti con il Torino. Per mezz'ora abbiamo visto un'Inter imbarazzante. In questo momento vedo però favorito il Napoli, che con la vittoria a Verona ha fatto un passo importante in avanti a livello di autostima".

Il rigore contro il Torino?

"L'errore è stato grave, ma non più grave di tanti altri che ho visto quest'anno. Lo stesso fallo è stato fatto su Lautaro in Verona-Inter ma non ne ha parlato nessuno a parte il sottoscritto. A Mario Rui è stato annullato un gol regolarissimo che avrebbe chiuso la partita per un fallo inesistente e nessuno ne ha parlato. Ci sono stati una decina di episodi clamorosi: basti pensare al rigore non concesso a Osimhen contro il Milan, clamorosissimo. Mi sembra che il clamore mediatico sia stato determinato soprattutto dal fatto che fosse il posticipo serale e che fosse la partita che tutti i giornali aspettano per fare il titolo.

L'errore è stato evidente, ma tutto ha una sua genesi: e la genesi è il ritiro precampionato quando Rocchi disse agli arbitri che andare al Var avrebbe portato ad una sanzione, facendo capire che bisognasse decidere in campo. Questo ha messo in difficoltà sia arbitri che varisti: domenica è successo che Guida ha visto, sbagliando, un tocco di Ranocchia sul pallone. L'errore grande lo fa Massa al Var perché deve leggere l'azione e capire che il tocco è prima sul piede, quindi chiamare l'arbitro per assegnare il rigore. Gli arbitri sono condizionati dalle indicazioni ricevute dal designatore.

In più c'è un protocollo sbagliato, quando è grave ed evidente errore? Chi lo decide quando lo è? Quando Rocchi dice "basta rigorini" dopo Dumfiries-Alex Sandro, cosa vuol dire? E' una frase stupida. C'è un regolamento, è una stupidaggine dire basta rigorini. Mi ricordo un Inter-Juventus un fallo alle spalle di Chiellini su Barella chiamato rigorino: no, quello è un rigore, è un fallo. C'è una gestione dal punto di vista arbitrale molto discutibile: questi episodi hanno toccato tutti, l'Inter non ha rubato la partita. Questo episodio non è più grave di altri che abbiamo visto: ho visto cose di cui nessuno ha parlato, hanno parlato tutti del posticipo perché fa fare i titoli ai giornali".

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