Il fatto è noto, Carles Puyol, storico difensore del Barcellona, l'anno scorso poteva diventare il vice di Roberto Mancini all'Inter. Successe tutto nel giro di pochi giorni: Mancini chiamò l'ex capitano spagnolo, che ha appeso le scarpe al chiodo due anni fa, per offrirgli il posto di collaboratore tecnico che ora è di Sylvinho. Puyol però declinò per motivi personali e in un certo senso per non tradire il Barcellona, la squadra in cui ha iniziato e finito la sua carriera e di cui un giorno potrebbe essere dirigente. «Ricevetti questa offerta di Mancini che mi sorprese tantissimo, ma mi rese anche molto orgoglioso. Quando decisi di smettere io però cercavo soprattutto la tranquillità e non volevo andare via da Barcellona. Potrei diventare direttore sportivo dei catalani? Si tratta di un'offerta che potevo già accettare mesi fa, ma avevo bisogno di metabolizzare il fatto di non essere più un giocatore. Volevo continuare fino a 41 anni, come Paolo Maldini, ma il mio ginocchio ha detto no».
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Puyol: «La chiamata dell’Inter mi sorprese, che orgoglio! Ma dissi no solo per…»
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