primo piano

Ranieri ha una pausa per lavorare. Al ritorno in campo ecco le sue mosse…

Lo ha detto lo stesso Ranieri “Da quando alleno l’Inter ho fatto più viaggi in aereo che allenamenti”, allora ben venga questa sosta per le nazionali che porta con sé  il recupero degli infortunati ed il tempo per lavorare su...

Alessandro De Felice

Lo ha detto lo stesso Ranieri "Da quando alleno l'Inter ho fatto più viaggi in aereo che allenamenti", allora ben venga questa sosta per le nazionali che porta con sé  il recupero degli infortunati ed il tempo per lavorare su alcuni migliorie. Il primo lavoro che Ranieri dovrà svolgere sarà sulle teste dei giocatori, ancora scottati dalla sconfitta delNapoli, per ridestare in loro quello spirito battagliero che non si è visto nella seconda metà della partita contro i partenoperi. Poi ci sarà il tempo per gli aggiustamenti tattici.

Difesa - Al momento è il reparto che più preoccupa gli addetti al lavoro. Gli undici gol subiti in 5 partite fanno dell'Inter la peggior difesa dell'intero campionato. E' vero che buona parte di questi gol sono stati presi durante l'oblio tattico dell'era Gasperini o per cause indipendenti da errori dei giocatori (vedi decisioni arbitrali), però è anche certo che Ranieri dovrà lavorare a lungo per riportare la difesa nerazzurra gli standar mourinhani. Buonenotizie arrivano dal recupero di Maicon e arriveranno dal ritorno di Ranocchia, con Vhivu che ha dato segni positivi in queste prime partite e potrà tranquillamente sostituire il confuso Nagatomo. Julio Cesar rimane indiscutibile nonstante gli errori e si lavora più sui movimenti difensivi che sugli uomini. A preoccupare Ranieri sono le anarchiche sgroppate dei brasiliani, non sempre tamponate dalla copertura del centrocampo argentino. Si lavorerà sui movimenti d'insieme per riportare solidità in un reparto che sembra avere troppe crepe.

 Centrocampo - Recuperando Stankovic, Motta e Poli si recuperano alternative. anieri avrà a disposizione una possibilità di scelta, ma allo stesso tempo dovrà gestire malumori e scontentezze. Ovviamente giocherà chi risulterà essere più in forma e chi riuscirà a garantire corsa ad un centrocampo ormai dato per vecchio, logoro e stanco. Con Motta e Deki si recuperano geometrie necessari per dare inizio all'azione senza spostare Sneijder troppo lontano dall'area, con Poli si affianca corsa e visione di gioco ai muscoli di Obi dando energie fresche e minuti di riposo a Zanetti e Cambiasso che ancora devono smaltire le fatiche della Copa America.

Attacco - Dal punto di vista numerico questo reparto era già al completo o quasi, a mancare erano le idee e gli scemi di gioco. Inoltre si è sentita parecchio l'assenza di uno come neijder rimesso nel suo ruolo di maestro d'orchestra. Spazio dunque al trequartista dietro alle due punte, con Pazzini intoccabile e Forlan-Zarate  a spartirsi la seconda maglia da titolare. Anche dal punto di vista delle riserve l'Inter pare messa bene, da valutare sarà il rendimento di questi giocatori che fin qui non sono riuscita a rendersi determinati in senso positivo. Da non sottovalutare anche la possibile duttilità tattica offerta da giocatori come Coutinho e lAlvarez. Con loro pronti ad uscire dalla panchina, Ranieri avrebbe sempre a disposizione l'arma in più della punta centrale con due mezzepunte veloci che gli creano spazi dietro.