Ranocchia: “Giusto che si indaghi. Ho la coscienza pulita e con la Juve…”

La sua voglia di riscatto, la sua voglia di dimostrare che lui con quella roba lì non c'entra nulla. Andrea Ranocchia, ai microfoni di Skysport24 analizza la gara contro l'Hajduk, il suo inizio stagione e pure la brutta vicenda del calcioscommesse che lo vede coinvolto suo malgrado. Vi riportiamo le sue parole: 

SPALATO - "Avversari non irresistibili? Ci hanno messo difficoltà, ma abbiamo retto fino alla fine. Non siamo riusciti ad arginarli. Stiamo lavorando tanto e dobbiamo farlo ancora".

RISCATTO - "Io penso a conquistarmi con l'Inter la maglia della Nazionale. E' un anno in cui voglio divertirmi, l'anno scorso non ci riuscivo, sono contento di come sono partito, mi sono fatto trovare pronto".

SOLO PAROLE - "Io alla Juventus? Questi discorsi non sono mai iniziati, vi siete divertiti a scrivere voi delle cose. Ma io mi sono allenato per l'Inter e non per un'altra squadra, voglio rispettare il mio contratto, restare e riscattarmi qui".

LE GERARCHIE - "Quelle ci sono state, ci saranno, ma sono pronto e l'ho dimostrato dal primo giorno, voglio riscattarmi per le tante cose che si sono dette su di me e che non ho accettato, non ho fatto neanche un giorno di vacanza per questo".

IL CALCIOSCOMMESSE - "La società mi ha fatto sentire il suo appoggio, i miei compagni, chi mi conosce sa che sono estraneo a queste cose, perché non mi appartengono e sono distanti da tutto quello che mi ha insegnato la mia famiglia. Giusto che si indaghi perché il calcio sia pulito, perché i bambini e lo loro famiglie devono venire allo stadio a vedere uno sport pulito e io ho la coscienza apposto. Non ho risposto nel primo interrogatorio perché per i miei avvocati era meglio così, tutto è successo troppo in fretta, sono pronto a dare la mia versione e una mano alla giustizia".