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Ranocchia: “Primo pensiero quando l’ha toccata Vecino? Tilt. Se non dai tutto all’Inter…”

Redazione1908

Una cosa che hai imparato da grande: "Credo di essere sempre stato maturo. Sono cresciuto alla svelta. Sono andato via a 16 anni: o cresci subito o torni a casa. Quando inizi a fare il bucato, a cucinare, a pulire... da lì ho capito che dovevo darmi da fare subito. Altrimenti avrei vissuto in una discarica".

Gelato, tagliata di carne, sushi? "Il gelato è più gustoso. Io prendo limone e stracciatella. Giulia mi massacra per provare altri gusti, prendo sempre quelli".

Cambia il tuo cognome con un animale: "Ma che domanda è?? Andrea Fox".

Io un super eroe dei fumetti: "Iron Man. Innovativo, fantastico."

Oggetti inutile? "Una chitarra perché non l'ho mai usata. Non la so suonare, fa un po' di scena."

La cosa più utile: "Un pallone. E una piccola porticina da calcio da mettere dentro casa, regalo pazzesco"

Associazioni e città: "Hull city la città della rinascita, Milano la città della vita".

Mio figlio Lorenzo? "Anche lì tilt. Un cambio radicale di vita, ma eccezionale: difficile da spiegare. Ero in sala parto, stavo aspettando e mi immaginavo cosa sarebbe potuto succedere. Non ci arrivi neanche vicino. Credo tutti i genitori facciano fatica a spiegarlo a parole. Il ritiro è stato un po' lungo, non è stato semplice ripartire quest'anno. Ma la mia vita è questa". 

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