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ROLANDO: “Quant’è forte Palacio! Thohir un vincente. E il bambino è…”

Intervistato dal collega Matteo Spaziante di Libero, Rolando ha parlato di questo inizio di stagione particolarmente positivo per lui ma non solo. Da Mazzarri a Thohir passando per CR7, tanti gli argomenti affrontati dall’ex Porto: Rolando,...

Daniele Mari

Intervistato dal collega Matteo Spaziante di Libero, Rolando ha parlato di questo inizio di stagione particolarmente positivo per lui ma non solo. Da Mazzarri a Thohir passando per CR7, tanti gli argomenti affrontati dall'ex Porto:

Rolando, quanto rammarico c’è per il pareggio di Bologna?

«Molto, potevamo avanzare in classifica».

A Napoli ha faticato, all’Inter è titolare. Cos’è cambiato?

«Quando sono arrivato in Italia ero fermo da sei mesi.Sono entrato in forma a marzo quando non c’era molto tempo, per questo ho giocato poco».

Cosa ha pensato quando ha saputo che Mazzarri la voleva all’Inter?

«Ero felice, questa è una grande società. Lo ringrazio di aver detto che mi ha voluto lui: è sempre importante quando un allenatore ha fiducia in te».

Lo vede cambiato rispetto alla scorsa stagione?

«No, lavora sempre per vincere. Qui tenta di far lo stesso di quanto fatto a Napoli ma ha bisogno di tempo, è il suo primo anno».

C’è un po’ di spirito di vendetta verso il Napoli?

«Non la penso così, la società mi ha aiutato e per questo la ringrazio. Non ho mai pensato alla vendetta ».

L’ambiente a Milano com’è?

«Oltre al freddo e al fatto che manchi il mare (ride, ndr), è molto tranquillo, si può lavorare bene senza troppa pressione».

Tra i compagni, chi l’ha impressionata di più?

«Palacio, dal vivo è anche più forte di quanto sembri in tv. Anche Alvarez, da mezzala sta facendo benissimo. Poi c’è il bambino,Kovacic, che è un fenomeno».

E Zanetti?

«Quando lo guardavo in tv tutti mi dicevano “è vecchio, gioca da tanto”, invece è come un ragazzino. Mi ha accolto benissimo, come un amico. È una grande persona».

Impressioni su Thohir?

«Anche se è stato poco qui, mi è piaciuto. Mi è sembrato una persona felice, uno che vuole sempre vincere e questa è una cosa molto importante».

Domenica per la prima volta sarà a San Siro. Avete pronto un regalo?

«Anche se fosse rimasto in Indonesia, il nostro regalo sarebbe stato una vittoria, è quello per cui lavoriamo».

C’è un giocatore che consiglierebbe?

«Ho tanti amici, se potessi porterei tutta la nazionale portoghese (ride, ndr)! Non vorrei però fare uno sgarbo a qualcuno».

Cosa manca per lo scudetto?

«Due cose: gli infortunati come Milito e Icardi e poi un po’ di tempo per comprendere il lavoro del mister».

Juan ha detto: «Non firmo per il terzo posto». È d’accordo?

«Io firmerei sempre per il primo posto, ma bisogna aspettare. Se rientrano gli infortunati e non succede nulla di clamoroso, possiamo fare qualcosa di importante».

Ci pensa ai Mondiali?

«Claro! È qualche tempo che non mi chiamano ma ho parlato con il ct. Per farcela devo fare bene qui all’Inter».

Il Pallone d’Oro lo vince Ronaldo?

«Questa è l’unica certezza che ho: ha fatto un anno fenomenale».

Gli consiglierebbe Milano?

«Claro, per giocare all’Inter. Credo che sia il numero 1 in assoluto».

È qui in prestito dal Porto. Ha già pensato al futuro?

«Non so cosa mangerò a pranzo, figurati cosa farò a giugno. Fino a fine stagione sono qui, poi...».

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