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Rombolà: “Icardi-Inter, mobbing è parola usata a sproposito. Club tranquillo per un motivo”

L'esperto di diritto sportivo ha parlato delle indiscrezioni che vorrebbero Maurito in procinto di fare causa al club nerazzurro

Eva A. Provenzano

Dopo che, di comune accordo con l'Inter, Mauro Icardi ha chiuso con un giorno di anticipo il ritiro di Lugano, si è parlato di ipotesi mobbing. Anche perché il club nerazzurro non porterà il giocatore in tournée in Asia. Di questo, in un'intervista concessa a Rai Radio 1 Sport, ha parlato Carlo Rombolà, avvocato esperto di diritto sportivo.

«La situazione non è delle più tranquille. Da una parte l'Inter che ha comunicato al giocatore che non fa più parte dei programmi del club e dall'altra il giocatore che ha mostrato tutta la sua insofferenza per questa situazione», ha esordito il legale. Che poi ha aggiunto: «In tutta questa storia vedo un abuso della parola mobbing che viene citata a sproposito. Il mobbing c'è quando il lavoratore è sottoposto anche a vessazioni psicologiche da parte del datore di lavoro, vessazioni che non gli permettono di svolgere il proprio lavoro al meglio. Ci sono ripercussioni anche esistenziali. In questo caso io però non le vedo. Primo motivo, la decisione di chiudere prima il ritiro a Lugano e allenarsi alla Pinetina, senza partire in Cina, è stata presa di comune accordo».

-La Juventus è interessata al giocatore e pare ci sia anche il Napoli. Se non dovesse essere venduto a breve termine cosa potrebbe portare ad una situazione vicina al mobbing? 

Riprendendo le ipotesi che potrebbero avverarsi fino alla fine del calcio mercato, manca un mese e mezzo alla fine di tutte le operazioni, ed è facile ipotizzare che possa succedere di tutto. Icardi al Napoli sarebbe un'ipotesi interessante per capire come la società partenopea gestirebbe a livello di immagine il calciatore attivissimo sui social. L'Inter può essere relativamente tranquilla in questo caso: gli elementi in nostro possesso al momento non fanno presagire alla possibilità che il giocatore chiami in causa la società per mobbing.

Per fare un esempio più concreto, se la mancata convocazione di Icardi per il tour in Cina, fosse stata messa in atto per fare pressione sul calciatore affinché accetti quella o questa squadra, allora sarebbe un comportamento illecito. Ma qui ci vedo due parti di un medesimo vincolo contrattuale che si mettono a tavolino ed elaborano un punto di vista comune per l'immediato futuro. 

-Anche nel caso di Nainggolan c'è un giocatore che potrebbe essere convocato ma non giocherà le amichevoli...

La storia delle tournée estive è stata fatta anche da convocazioni improbabili, di giocatori che non rientrano nel progetto, come Hubner ai tempi del Milan. Nainggolan è un calciatore della rosa nerazzurra e può essere convocato per la tournée anche per far fronte alle questioni di economia e di immagini del club. Nella dinamica del rapporto tra club e giocatore possono essere prese diverse decisioni: Radja potrebbe giocare qualche partita e aumentare la sua valutazione sul mercato, sempre ragionando per ipotesi. 

(Fonte: Rai Radio 1)

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