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Sala: “Festa Inter, valutato come contenere i tifosi. Piazza Duomo chiusa era un rischio”

Le parole del sindaco di Milano che ha risposto alle tante polemiche nate dopo i festeggiamenti per lo scudetto nerazzurro

Eva A. Provenzano

Il sindaco di Milano, GiuseppeSala, dopo i festeggiamenti degli interisti per lo scudetto, e gli assembramenti in città, risponde alle polemiche dal suo profilo Instagram. «Ho voluto far passare una giornata prima di parlare. Capisco che l’immagine di Piazza Duomo abbia potuto colpire la sensibilità di tanti e considero con attenzione le voci di tanti milanesi arrabbiati. Capisco di meno la strumentalizzazione politica per qualche voto in più».

«Permettetemi di darvi la mia lettura. La situazione era prevedibile, ma era impensabile evitare che i tifosi scendessero in piazza e sarebbe successo in qualunque città italiana la cui squadra avesse vinto lo scudetto. Secondo, con Prefetto e Questore abbiamo valutato come contenere i tifosi e abbiamo analizzato la possibilità di chiudere Piazza Duomo. Ma i rischi avrebbero superato i benefici. Perché si sarebbero riversati in spazi più piccoli, con meno vie di fuga. Non è in questi momenti che si possono usare gli idranti. Capisco che nella società in cui viviamo chiunque si improvvisi esperto dell'ordine pubblico. Ma le cose viste da dentro sono più complesse e bisogna accettare le decisioni di chi si occupa di ordine pubblico per davvero. Tante lamentele ma non un'idea sensata su come poteva essere gestita la cosa», ha continuato.

Sala ha risposto anche a Salvini che aveva chiesto l'apertura del Meazza per contenere i tifosi. E ha detto: «Salvini aveva detto di portare i tifosi a San Siro. Ma a tacere che gli stadi in Italia sono chiusi, che assembramenti ci sarebbero stati ad entrare e ad uscire dallo stadio. E una volta dentro sarebbero stati i tifosi a distanza o si sarebbero abbracciati. Questa era l'ideona di uno che ha fatto il Ministro degli Interni, quindi parliamo di un addetto ai lavori». Attacco poi ai consiglieri della Lega che hanno criticato quanto accaduto ma: «Vogliono aprire tutto e avevano in Piazza a festeggiare un viceministro e due consiglieri comunali che postavano tranquillamente le loro foto. La chicca è l'intervista dell'eurodeputata leghista Sardone che ha detto di essere in centro per lo shopping. Certo, notoriamente si va a fare shopping con la mascherina dell'Inter e insieme ai compagni di partito», ha attaccato Sala.

«Stiamo uscendo dalla più crisi più grave dal punto di vista sanitario e sociale dal dopoguerra. Ci sono tante sensibilità e pareri su chiusure e aperture. Per gestire una comunità non esiste un tasto acceso-spento. O forse sì ma non una società libera che va gestita con strumenti complessi. Non credo che le famiglie che hanno festeggiato lo scudetto siano attentatrici della salute pubblica. Bisogna avere comportamenti corretti su distanziamento e mascherine, ma non abbiamo offerto appigli ai professionisti della guerriglia urbana, che nessuno si è fatto male e le forze dell'ordine sono riusciti a far rispettare a tutti il coprifuoco. E credetemi, non è poco», ha concluso il sindaco di Milano.

(Fonte: Instagram Beppe Sala)

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