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Sconcerti: “Inter, in troppi hanno solo il nome, nessuno corre. La diagnosi di Gasp…”

Mario Sconcerti, nel suo editoriale su Il Corriere della Sera, mette a nudo i problemi di un’Inter in difficoltà. Problemi strutturali, secondo il giornalista toscano, problemi legati all’usura del materiale umano: “In una notte...

Daniele Mari

Mario Sconcerti, nel suo editoriale su Il Corriere della Sera, mette a nudo i problemi di un'Inter in difficoltà. Problemi strutturali, secondo il giornalista toscano, problemi legati all'usura del materiale umano:

"In una notte rivoluzionaria, la notizia più importante è ancora la sconfitta dell’Inter, la quarta in 6 partite. Dopo un primo tempo sufficiente, l’Inter è scomparsa davanti al cambio di velocità del Catania. Si fa sinceramente fatica a commentare il gioco di una squadra che conosce certamente il calcio ma l’ha dimenticato. L’Inter di adesso è un cumulo di ovvietà messe male in campo. Non corre nessuno, nessuno sa cosa significhi cambiare passo. Il Catania domina semplicemente correndo. Torna in mente la diagnosi di Gasperini secondo cui l’Inter andava molto protetta o non era in grado di tenere il campo. È così anche quella di Ranieri. Il limite è strutturale, la squadra non ha più respiro. Troppi hanno quasi soltanto il nome (Milito,Maicon, Cambiasso, Stankovic, Zanetti, Lucio eccetera). Lo schema migliore è la pazzia di Zarate, molto simile a un jolly, niente a che vedere con la normalità del calcio. Ranieri cade nello stesso pantano in cui si era fermato Gasperini sia pure con meriti e colpe opposte. Gasperini cercava di risolvere rovesciando il prodotto. Ranieri l’ha rimesso in piedi ma senza soluzioni. L’Inter non è nemmeno fortunata, Forlan è fuori prima ancora di cominciare, Samuel si è fermato di nuovo. Ma sono i giocatori a non credere più in se stessi. Sono una macchina con troppi chilometri, buona carrozzeria, pochissima realtà nel motore".