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Sindaco Lugano: “Inter squadra fantasma? Conte ha voluto ritiro protetto. Mi dicono che…”

Le parole del primo cittadino di Lugano

Daniele Vitiello

Si sapeva fin dall'inizio che quello dell'Inter sarebbe stato un ritiro tutt'altro che accessibile per i tifosi, che comunque stanno provando a trasmettere la loro vicinanza alla squadra di Antonio Conte al rientro in hotel al termine degli allenamenti. Marco Borradori, sindaco del comune di Lugano, ha provato a spiegare i motivi di questa scelta ai microfoni di Tio.Ch:

Possibile che i nerazzurri a Lugano debbano comportarsi come monaci di clausura?

«La dirigenza dell’Inter con noi è stata esplicita sin da subito. Voleva la tranquillità e la discrezione che, altrove, non poteva avere. Certo, da amante del bel calcio, piacerebbe anche a me assistere a degli allenamenti a porte aperte. I patti, però, erano chiari».

Una squadra di serie A italiana in ritiro mediamente porta allo stadio tra le 3.000 e le 5.000 persone per un allenamento a porte aperte.

«Lo so. L’Inter ha obiettivi ambiziosi, vuole ridurre il gap con la Juventus e tornare grande in Europa. Il nuovo allenatore, Antonio Conte, è un duro, un vincente, non guarda in faccia a nessuno. La sensazione è che sia stato lui a volere un ambiente “protetto” per iniziare il nuovo corso».

Valeva davvero la pena di fare tutti questi sforzi per avere a Lugano una squadra fantasma?

«Sì. E per più motivi. Prima di tutto il nome della Città, viste le rinnovate ambizioni del club milanese, sta girando molto sulla stampa internazionale. E non è tutto».

Ci dica…

«L’Inter ha un’ottantina di sponsor. Molti saranno presenti a Lugano e avranno un incontro con il mondo economico ticinese. Sarà una grande occasione per intensificare determinate collaborazioni o per creare nuovi contatti».

Il presidente dell'Inter è cinese. Anche questo ha un peso?

«Certo. È prevista una missione della camera di commercio in Cina a novembre. Ci sarà anche la Città di Lugano. I rapporti con la Cina sono da anni importanti per noi».

D’accordo, però c’è anche la gente comune, che forse meriterebbe più considerazione. O no?

«La bella storia di Valeria, la 25enne che si è fotografata con Perisic e Conte, dimostra che gli interisti non sono poi così dei cerberi. Col passare dei giorni, credo che giocatori e allenatore saranno sempre più disponibili. Mi dicono, inoltre, che per la sfida di domenica sono già stati venduti circa 7.000 biglietti. Sarà una grande festa».

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