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Situazione esuberi: sul piede di partenza Castaignos e Jonathan

Non solo mercato in entrata per l’Inter di Ranieri, ma anche e soprattutto sfoltimento della rosa. In casa nerazzurra si cominciano a cercare squadre in cui piazzare quegli elementi che vengono ritenuti dal tecnico in più, ma comunque...

Alessandro De Felice

Non solo mercato in entrata per l'Inter di Ranieri, ma anche e soprattutto sfoltimento della rosa. In casa nerazzurra si cominciano a cercare squadre in cui piazzare quegli elementi che vengono ritenuti dal tecnico in più, ma comunque interessatiu. In parole semplici quei giocatori che non si vogliono vendere, ma di cui ci si vuole liberare almeno fino a fine stagione.

Il primo della lista è ovviamente Luc Castaignos, il baby attaccante prodigio che non trova spazio in quest'Inter concorrenziale in termini di attaccanti. In caso dovesse arrivare anche Tevez il giovane olandese non vedrebbe il campo neanche con il binocolo, di conseguenza si cerca una squadra in cui parcheggiarlo fino a giugno. Ranieri ha già fatto sapere di non volerlo perdere e la società punta forte su di lui, per quest ragione è già stata rispedita al mittente l'offerta del Liverpool di prestito con dirritto di riscatto. In Italia sono diverse le squadre che lo seguono, Bologna e Cesena su tutte, ma la dirigenza interista pare orientata più per il trasferimento ad un club estero. Si continua dunque a trattare con il Liverpool, ma rimangono interessate anche Everton e Tottenham.

L'altro partente dovrebbe essere il terzino brasiliano Jonathan. Il ragazzo non ha convinto nelle poche apparizioni con la maglia nerazzurra, poi, come se non bastasse, ci si è messa anche lo sfortunato infortunio al ginocchio. La sua sembra essere una stagione più che travagliata, ma in casa nerazzurra intravedono qualcosa in lui; di conseguenza Branca & co. stanno studiando il prestito di 6 mesi del ragazzo a qualche squadra brasiliana. Il ritorno in patria del ragazzo avrebbe una duplice valenza: permettere al giocatoredi recuperare dall'infortunio e di tornare a giocare con una certa frequenza, ma soprattutto far sì che, nella peggiore delle ipotesi, l'investimento economico fatto dall'Inter per lui non vada svalutandosi definitivamente per la mancanza di minuti giocati.