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Sneijder, che siluro a Van Gaal: “Sono stato vicino a dargli una testata sul naso. Durante…”

L'ex giocatore dell'Inter racconta il suo burrascoso rapporto con l'allenatore

Gianni Pampinella

Da una parte un giocatore con un talento immenso ma anche un carattere molto forte. Dall'altra un allenatore severo dal carattere esplosivo. Sono Wesley Sneijder e Louis Van Gaal, due dal carattere deciso che insieme possono innescare liti furiose come quella raccontata dall'ex Inter al Telegraaf. "Ho avuto un rapporto puramente lavorativo con Louis. È un genio pazzo. Questo è davvero il nome giusto", dice Sneijder. "Il suo approccio ha funzionato nel 2014. Come assistente di Blind era molto importante con le sue discussioni e le analisi degli avversari. La combinazione Van Gaal / Blind era quella giusta per quel gruppo in quel momento". Poi il giocatore entra nei particolari del suo complicato rapporto con l'allenatore: "Sono stato molto vicino a dargli una testata sul naso. È successo durante un viaggio in Asia nel giugno 2013. Il modo mi ha tolto la fascia da capitano in quel momento è stato scandaloso. Mi ha messo da parte come se fossi andato a fare festa tra una partita e un'altra".

 

"In realtà, ero al mio compleanno dove c'era anche mia nonna. Certo che ero un periodo difficile per me. E sapevo che non ero al massimo della forma. Eppure volevo mettermi alla prova, ho dato il cento per cento e quindi mi sono stufato in quel momento. Ecco perché mi aspettavo un po' più rispetto e comprensione.  Avrebbe dovuto darmi il tempo e lo spazio per tornare di nuovo in forma. Ma mi ha trattato in modo irrispettoso. E mi conoscete, poi mi si annebbia la vista e i problemi li voglio risolverli in un modo diverso, come in strada. Fortunatamente ho contato fino a dieci e ho ragionato".

(Telegraaf)

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