Intervenuto ai microfoni di Rai 3, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadaforaha parlato così della situazione Coronavirus:
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Spadafora: “Serie A? 3 maggio prima data possibile, non c’è certezza. Gli stipendi dei giocatori…”
Le parole del Ministro dello Sport a Rai 3
"La possibilità di fare sport all’aria aperta era stata concessa perché poteva essere importante anche per la salute. Da qui, poi, in molte parti del paese, vediamo assembramenti, allenamenti di gruppo, stare insieme senza rispettare distanze nei parchi, questo è sbagliato. Mi sembra assurdo dividersi su chi vuole o chi non vuole che si vada a correre. Siamo nelle giornate forse più difficili di questa emergenza sanitaria. Ognuno di noi deve rinunciare a qualcosa, anche a questa corsa. Se questo nelle prossime ore non avverrà vedremo di intervenire in merito con un provvedimento. È possibile farlo? E' possibile solamente se è strettamente necessario, rispettando in ogni modo le distanze e le regole che stiamo dicendo in questi giorni. La maggior parte delle persone sta rispettando queste regole ma se vedremo altri video di persone che non lo fanno, saremo costretti ad intervenire".
CAMPIONATO DI SERIE A IL 3 MAGGIO - "È la data che noi auspichiamo ma non diamola per certo. Ci dicono che prendiamo decisioni e poi le cambiamo, le decisioni si prendono in un momento di grande responsabilità. Ad oggi il 3 maggio è la prima data possibile, ma non la darei per certa. E' difficile pensare a porte aperte, vedremo nelle prossime settimane. Sarei molto cauto a dire che si riparte nella normalità e con gli stadi pieni. È più un auspicio che non una certezza, il mondo del calcio ha capito in ritardo che doveva fermarsi e ora si vedono le conseguenze. Eviterei di ripetere la noncuranza che la Lega Serie A ha già dimostrato".
TAGLI AGLI STIPENDI - "Sono perfettamente d'accordo, perché quando supereremo questa emergenza ci saranno tante di quelle situazioni che dovremo mettere in discussione. Il tema dei calciatori non deve essere un tabù e non è un problema, abbiamo visto quanto il mondo del calcio sia importante ma deve essere visto come tifo e non solo per il lato economico. Non ci dimentichiamo che la maggior parte delle squadre ha un debito elevato. Chiederei accortezza a tutti".
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