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Spalletti: “Calcio è movimento di sentimenti, in carriera non ho vinto moltissimo ma…”

Il tecnico dell'Inter ha parlato in un convegno a Perugia

Matteo Pifferi

Il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti era presente a Perugia per un evento che, tra gli altri, vedeva come partecipante anche Sabatini. L'allenatore nerazzurro parla del Mondiale del '78:

"Ricordo che in quelle settimane, i soldi che ci venivano dati li abbiamo spesi tutti per comprare la stoffa per le bandiere. In quel Mondiale l'Italia giocò partite difficilissime contro squadre molto forti, gli Azzurri all'epoca mandarono un segnale dal punto di vista caratteriale a ragazzini come me che non sapevano niente di storia. Mi rimase poi impresso il fatto che Ardiles giocasse quel Mondiale col numero 1 dopo aver scelto il numero 2, era una cosa strana".

CALCIO -  "Il calcio è un movimento di sentimenti importanti. Ho avuto la fortuna di sentire questo movimento molto vicino nella mia carriera di allenatore. Non ho vinto moltissimo è vero, anche se dipende dal punto di vista e dal percorso fatto, ma nelle diverse esperienze vissute ho ricevuto molte pressioni derivanti dal contatto con le persone che incontravi giornalmente, quel movimento di cuori che tengono al risultato della squadra e ti fanno capire che tu sei il loro portavoce dentro il rettangolo di gioco, quello che deve mettere in pratica ciò che loro desiderano. E' vero che poi cerchi di tradurlo in passione e lavoro ma quando hai a che fare con questo sentimento diventa tutto più difficile".

RUSSIA - "Non sapevo niente a parte qualche parola di inglese, i calciatori mi sembravano tutti simili come in Cina. Ma mi piaceva l'idea di sviluppare la mia professione bene e di rappresentare un Paese forte come l'Italia, dal quale tutti si aspettano qualità come in ogni cosa che andiamo ad esportare. Creai l'usanza del riscaldamento in palestra tutti i giorni per evitare gli infortuni e per dire quelle 3/4 cose in maniera chiara perché tutti capissero e riprendere il giorno dopo per capire se fossero state sviluppate o meno o per dirne altre due".

(Encuentro Perugia Facebook)