primo piano

Strama: “Punto su Cou e Livaja. Per la prima volta…”

Ha lasciato a casa Zanetti, Milito, Cassano e Samuel. Lo ha fatto non perché ritiene l’Europa League una competizione poco importante, ma perché domenica sera c’è il derby e la priorità di Andrea Stramaccioni è il campionato. Spazio al...

Eva A. Provenzano

Ha lasciato a casa Zanetti, Milito, Cassano e Samuel. Lo ha fatto non perché ritiene l’Europa League una competizione poco importante, ma perché domenica sera c’è il derby e la priorità di Andrea Stramaccioni è il campionato. Spazio al turn over e ai giovani dunque. A loro è affidato il compito di traghettare l’Inter in Coppa visto l’affollamento degli impegni nerazzurri. Dall’Azerbaigian, l’allenatore interista presenta la gara contro il Neftçi. Al suo fianco, in conferenza stampa, c’è Andrea Ranocchia, leader della nuova guardia. Vi riportiamo quanto dichiarato dai due protagonisti:

- Comincia Stramaccioni.

Che squadra è il Neftchi e quanto vale questa partita per l'Inter?

"Per noi è molto importante perchè non essendo riusciti a vincere la prima partita, dopo quella di domani, per noi conta essere in una posizione favorevole nel nostro girone. Per noi una vittoria domani rappresenta la possibilità di proiettarci in testa. "Tramite collaboratori e osservatori - continua l'allenatore nerazzurro - ho cercato di studiare al meglio il Neftchi, squadra che ha dimostrato fino ad ora grande compattezza, cambiando poco nella sua formazione base, un gioco molto solido e che ha nei quattro giocatori d'attacco gli interpreti più pericolosi, soprattutto per una squadra come la nostra. Nella gara con il Partizan ha dimostrato solidità ed è stata sempre pericolosa con questi calciatori".

Come mai in tanti sono rimasti a Milano? 

 "La considerazione che ho fatto è molto semplice: i giocatori che sono rimasti a Milano sono quelli che avevano giocato 5 gare in 10 giorni e io per la partita di domani voglio in campo una squadra al massimo della brillantezza e della condizione. Per questo devo sfruttare al meglio le caratteristiche dei miei giocatori e gestire la rosa. Ho visto alcuni calciatori appesantiti perchè avevano giocato tanto quindi è stato meglio lasciarli a Milano".

Ma non si rischia di sottovalutare il Neftchi?

"Ho grandissimo rispetto per questa squadra, che abbiamo seguito con la stessa attenzione che rivolgiamo a tutte quelle che affrontiamo. Ha dimostrato grande forza nelle due gare contro l'Apoel e ripeto, credo che rispetto a noi, i nostri avversari abbiano un vantaggio in più: un undici di base molto collaudato. E ripeto, i giocatori che sono rimasti a Milano sono li non perchè noi non reputiamo importante questo impegno, ma perchè erano affaticati dalle troppe partite consecutive". 

Qual è la priorità dell'Inter? 

"Credo che un club come quello nerazzurro, debba avere come obiettivo di una stagione quello di cercare di arrivare in fondo a tutte e tre le competizioni alle quali partecipa. Giocare e provare a vincerle tutte, ma so anche che questo non può accadere se non si utilizzano al meglio tutti i giocatori che si hanno in rosa. Non credo esista una graduatoria di importanza negli obiettivi, noi vogliamo cercare di fare bene in tutte le competizioni, almeno adesso che siamo ancora in ottobre"

Quanto sarà alta la concentrazione della sua squadra in questi due prossimi incontri?

"Domani il Neftchi, domenica il Milan, la concentrazione dei nerazzurri a che livello sarà? "Questa risposta potrà darcela solo la gara di domani, io ho scelto di puntare su una squadra che viene qui con grandi motivazioni e in questo - utilizzare i giocatori che avevano avuto meno spazio, per scelte o per condizione - darà vita a un'Inter molto motivata e vogliosa di fare bene in una trasferta per noi difficile".

Fiducia in Coutinho e Livaja? 

"Cou l'ho visto benissimo, domenica ha disputato una grande partita, è cresciuto dal punto di vista dell'auto-responsabilizzazione in quanto ha lavorato anche sul possesso palla. Livaja? Abbiamo grandi aspettative sul suo futuro, anche contro il Rubin Kazan ha fatto vedere le sue potenzialità".

Giocherà con la difesa a tre? 

"Sono convinto, e l'ho già detto e deciso anche prima ancora di cambiare, che questo - in relazione ai giocatori che ho a disposizione - sia il modulo ideale per mettere loro nella migliore condizione per esprimersi. Detto questo, può essere anche che domani possa cambiare qualcosa". 

Si aspettava che la difesa a tre funzionasse così bene anche senza Chivu? 

"Sono sempre abbastanza sincero e anche in questa occasione dico la verità: fino al 30 di agosto abbiamo provato a trattenere Maicon e ovviamente con lui la difesa a 4 poteva avere un altro equilibrio, nel momento in cui lui non è stato più con noi, e per capitalizzare anche la qualità dei difensori centrali - che sono 5 e tutti molto validi -, si sarebbe potuto dare molto di più scegliendo quell'assetto. Bisogna fare una valutazione globale, al di là di Chivu, che è colui che può avere maggiore qualità di rendimento passando dalla difesa a 4 a quella a 3. I problemi avuti nelle gare precedenti? Credo che quella con il Siena e quella con il Rubin siano state due partite diverse: nella prima, l'Inter ha costruito tanto, non ha trovato il gol e alla prima occasione è stata punita. Con il Rubin la gara è stata equilibrata. Detto questo, conosco la solidità del Neftchi e proveremo a metterli in difficoltà".

Questa sarà anche l'occasione per mettere alla prova anche quei giocatori che non giocano spesso... 

"Domani sarà una partita difficile perchè noi siamo la squadra italiana che fino ad oggi ha giocato di più. Domani proveremo lo spessore del nostro gruppo, è la prima, vera volta nella quale sarà messa alla prova la forza del nostro organico proprio perchè ho deciso di lasciare a riposo coloro che fino ad oggi mi hanno dato tanto. Rispettiamo il Nefthci, ma sempre con la mentalità da Inter che è quella che domani ci farà scendere in campo per vincere, sempre a testa alta".