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Inter, quanta scelta a centrocampo. In tre per un posto dietro la LuLa: Sensi in pole, Eriksen c’è

Il tecnico ha chiesto e ottenuto di avere più alternative in mediana e anche sulla trequarti ha almeno 3 opzioni tra cui scegliere

Andrea Della Sala

Nella scorsa stagione, complici anche gli infortuni, l'Inter ha spesso dovuto schierare sempre gli stessi a centrocampo. Ora Conte ha chiesto e ottenuto di avere abbondanza in quel reparto e, al momento, sono 7 i giocatori che si contenderanno 3 posti. Nell'idea del tecnico nerazzurro c'è quella di partire col trequartista e anche qui la scelta non gli manca.

"Per il debutto di sabato, giusto per dare un riferimento, va considerato avanti Stefano Sensi. Ma un occhio è giusto riservarlo a Christian Eriksen, che ieri ad Appiano è stato a lungo testato nella formazione dietro Lukaku-Lautaro. E Vidal? È il più duttile dei tre. È quello che senza neppure accorgertene trasforma il 3-4-1-2 in 3-5-2 e viceversa. Ma è anche quello fisicamente più indietro – non potrebbe essere altrimenti – rispetto ai compagni. Che il cileno vada considerato un titolare dell’Inter, è fuori discussione. Ma in prospettiva, non vuole dire che necessariamente tolga spazio agli altri due, considerando come l’ex Barcellona possa anche abilmente abbassarsi di diversi metri per giocare al fianco di Nicolò Barella", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"Vidal è l’assaltatore, Sensi è velocità di esecuzione, Eriksen è più degli altri il tiro in porta dai 20 metri. Conte può scegliere nel mazzo. E sceglierà di volta in volta in base alle caratteristiche dell’avversario. Con un avversario con il regista basso, difficile trovare di meglio di un Vidal da piazzargli vicino a dar fastidio. Contro avversari schiacciati - come in fondo accadde nella prima parte della scorsa stagione - sarà spesso compito di Sensi fare il pendolo tra il ruolo di mezzala e quello di trequartista. Occhio ai reparti di centrocampo avversari con uomini in linea, quelli potrebbero essere il pane quotidiano per Eriksen, così da potersi muovere con maggiore libertà e senza un uomo costantemente addosso a seguirlo", spiega il quotidiano.

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