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Zanetti: “Io vice-presidente? Sto imparando e sono a disposizione. Suning…”

Interessante intervista, rilasciata a Il Giornale, da parte dell'attuale vice-presidente dell'Inter, Javier Zanetti

Riccardo Fusato

Interessante intervista, rilasciata a Il Giornale, da parte dell'attuale vice-presidente dell'Inter, Javier Zanetti: "Se Inter-Roma è la mia partita? Quel gol che valse lo scudetto del 2008 resta indelebile. Soprattutto la corsa per tutto il campo con i compagni che mi urlavano di fermarmi, con Vieira che non riusciva a prendermi. C'era anche Totti. Quando deve ritirarsi? Bisogna essere intelligenti, scegliere il momento giusto. Megliofarlo quando si sta bene e non aspettare che gli altri te lo facciano capire da come ti guardano senza dirti niente. Bisogna evitare di sentirsi sopportati. Io ho deciso in un momento in cui stava iniziando un altro ciclo e la società stava cambiando. Inter-Roma vale un posto Champions? D’ora in poi sotto tutte finali. Com’è Zanetti in società? Mi sono sempre messo a disposizione:la vicepresidenza è stata una sorpresa. Io volevo solo continuare a rendermi utile. Come va?  È una nuova fase della mia vita. Continuo a imparare. Un passo alla volta, mi sento sempre più coinvolto nelle decisioni importanti e apprezzato, ma anche se fosse solo un ruolo di rappresentanza sarebbe un onore. Prima ero giudicato per quello che facevo in campo sotto gli occhi di tutti. Ora ciò che faccio non si vede. E a me piace lavorare in silenzio. In quali ambiti intervengo? Supporto l’area sportiva, parlo molto con Pioli e i ragazzi. Ma firmo anche contratti di marketing. Suning mi vuole operativo a trecentosessanta gradi. Ho smesso di giocare e mi sono messo a studiare: non avrei mai voluto fare la figura dell’impreparato a una riunione. Adesso esco da un riunione ed entro in un’altra.

"Mia moglie scherzando mi dice: “Ti vedevo di più quando giocavi. Steven Zhang si è trasferito a Milano? L’approccio di Suning è quello di coinvolgere tutti, per essere una grande famiglia. Steven mi vuole sempre vicino perché rispettano tantissimo la storia dell’Inter. Parliamo tanto. Il fatto che siano qui è molto positivo perché da vicino si capisce meglio che succede in un calcio complicato come il nostro. Era solo una questione di tempo. Il primo momento significativo della nuova gestione? La scelta di Pioli"

(Il Giornale)

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