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Zanetti: “Mai pensato di smettere. Messi? Straordinario talento e non solo …”

Il 1° Luglio partirà la Coppa America, torneo che è alla sua 43^ edizione e quest’anno si giocherà in Argentina. Dalle colonne de “La Repubblica” ha parlato il capitano nerazzuro Javier Zanetti. Giocare la Coppa America...

Alessandro De Felice

Il 1° Luglio partirà la Coppa America, torneo che è alla sua 43^ edizione e quest'anno si giocherà in Argentina.

Dalle colonne de "La Repubblica" ha parlato il capitano nerazzuro Javier Zanetti. Giocare la Coppa America davanti alla sua gente genera in Pupi "un'emozione unica - come lui stesso ha affermato - Giocheremo insieme a tutto il Paese, anche gli amici che non si possono permettere trasferimenti in Europa saranno con noi. Qualcosa di speciale per l’Argentina, non solo per la Selecciòn".

Dopo anni di attesa ormai il capitano dell'Inter ha vinto tutto con il suo club cosa che, invece, non gli è ancora riuscita con la nazionale, con la quale ha collezionato cinque medaglie d'argento. "Ci sono state molte delusioni - ammette Zanetti - ma non vivo complessi di inferiorità rispetto ai risultati ottenuti con la nazionale".

Conferma, qualora non ce ne abbia dato abbastanza dimostrazione in campo, la sua volontà di continuare a correre, nonostante i suoi 38 anni, sia nell'Inter che in nazionale: "non ho mai pensato di smettere e non lo farò - continua - fino a quando il fisico mi dirà “svegliati che devi andare all’allenamento”, io ci sarò".

Poi il giornalista gli chiede chi sarà secondo lui il giovane rivelazione del torneo e lui pensa subito ai suoi compagni dell'Inter: "Mi piacerebbe dire Samuel, perché lui è un eterno giovane che rinasce dopo ogni infortunio. Oppure Milito, un amico che ha sofferto tanto. Però dico Lamela tra gli argentini, Sanchez e Nilmar per gli altri". Su chi sarà l'uomo del torneo, invece, non ha dubbi il capitano. Un nome su tutti Lionel Messi: "Credo che abbia raggiunto una maturità calcistica che si basa sul suo straordinario talento, ma non più solo su quello. A Wembley ha segnato un gol che va oltre le sue doti naturali. È il migliore perché è il più completo, il più sereno nell’essere ciò che è".

E se gli dovesse capitare di alzare la Coppa? "Solo a immaginarlo mi vengono i brividi: meglio non pensarci troppo, e giocare. Sicuramente è la mia ultima Coppa America, ma non si può mai sapere ... strada facendo l'ultima può diventare la penultima".