In un'intervista rilasciata al famoso quotidiano argentino ,Olè, l'attaccante nerazzurro Mauro Zarate, ha parlato apertamente della sua nuova avventura nerazzurra e della sua vita milanese chiudendo poi le porte ad un'eventuale convocazione nella nazionale azzurra:
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Zarate: “Clausola per l’assist? Mi viene voglia di passare. Sulla nazionale italiana…”
In un’intervista rilasciata al famoso quotidiano argentino ,Olè, l’attaccante nerazzurro Mauro Zarate, ha parlato apertamente della sua nuova avventura nerazzurra e della sua vita milanese chiudendo poi le porte ad un’eventuale...
Milano è famosa per essere una delle capitali mondiali della moda e Mauro Zarate, è uno dei giocatori più importanti del calcio italiano. Sei è venuto in questa città di oltre 1.300.000 abitanti per giocare nell'Inter"Il posto è bellissimo, è incredibile. La verità è che sono molto felice. I fan che mi incontrano per strada mi salutano sempre, ma, si aspettano anche di vedere una striscia positiva e di vittorie per avvicinarci alla testa della classifica".
La brutta partenza della squadra rende più difficile il tuo adattamento? "Direi di si psicologicamente non è il massimo. Quando parti bene, si gioca in maniera più rilassata, senza molta pressione"
È vero che per ogni assist ricevi una ricompensa? "Sì, per ogni assist ricevo un premio. E' da 13 anni che sento dire queste cose su di me, pensano tutti che io sia un po' egoista in campo"
E tu, ti senti egoista o no? "Mi piace dribblare e fare la differenza con la palla ai piedi.Questa della clausola comunque è stata una buona mossa da parte dei dirigenti dell'Inter. Adesso ho più voglia di passarla"
Adesso sei più rilassanto? quando eri nella Lazio eri sempre nei guai... "La stampa romana è più a favore della Roma, i giocatori della Lazio non vengono trattati come i giallorossi. Non ho mai avuto problemi, ero arrabbiato con il tecnico perchè non giocavo, ma questo capita ad ogni giocatore. Con Reja avevo problemi e ho detto al presidente che non volevo essere allenato da lui".
All'Inter ci sono molti argentini, tra di voi parlate dei problemi del nostro paese?"Sì, quando siamo nello spogliatoio,oppure quando facciamo colazione. Tutti vorrebbero tornare. Seguiamo ciò che accade nel campionato, ma seguiamo anche la Serie B. Mi piace come si vive il calcio in Argentina. Mi piacciono per esempio squadre come l'Argentinos, il Banfield e il Lanus che sono stati campioni. Non credo che il livello sia sceso".
Se un giocatore europeo volesse venire a giocare in Argentina, quale club consiglieresti? "Il Vélez, senza dubbio. Ora non è come una volta quando ogni giocatore voleva andare al River o al Boca. L'esperienza di Roly al River (Rolando Zarate, il fratello ndr) ne è un esempio. Io so che tornerò al Velez."
Tornerai a fine carriera? "No, voglio far bene, fra quattro anni vorrei giocare di nuovo per il Velez. Sarebbe un modo per ringraziare il club per tutto quello che ha fatto per me e la famiglia Zarate".
Non sei pentito di aver lasciato l'Argentina da giovane? "Si, un po '. Quando sei giovane hai voglia di andar via, ma in realtà mi sarebbe piaciuto molto restare per qualche altro anno. Un sogno che ho è quello di vedere il calcio argentino trattenere i suoi campioni e competere con quello europei. I club per far questo devono essere molto forti finanziariamente, questo gli permetterebbe di rifiutare tutte le offerte che provengono dai big d'Europa".
Ti aspetti una chiamata dalla Seleccion? 'Sarebbe un sogno. Mi piacerebbe molto'.
Guardi spesso le convocazion dopo il cambio della guida tecnica? "Sì, si guardo per vedere se la chiamata arriva. Ma ci sono altri grandi giocatori. Però adesso che gioco nell'Inter spero di ricevere questa chiamata"
Non hai mai giocato con la nazionale maggiore argentina, se ti dovesse convocare Prandelli per l'Italia accetteresti la chiamata? "No, non ci vado. Non riuscirei a giocare per un altro paese. Mai. Non ci penso neanche. Sono argentino e il mio sogno è quello di difendere i colori del mio paese. Che sia chiaro".
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