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Zenga: “Roma favorita. 11-1? Pres ha sempre ragione. Sono interista e…”

Anche Walter Zenga, come Javier Zanetti, è stato ospite a Radio Anch’io Lo Sport, in onda su Radio Uno. Questo quanto raccontato dal tecnico della Sampdoria dopo il pari con l’Inter: “In questo campionato è difficile dire chi...

Daniele Mari

Anche Walter Zenga, come Javier Zanetti, è stato ospite a Radio Anch'io Lo Sport, in onda su Radio Uno. Questo quanto raccontato dal tecnico della Sampdoria dopo il pari con l'Inter: "In questo campionato è difficile dire chi vincerà lo scudetto: per ora ho visto Napoli, Roma e Inter, devo dire mi ha impressionato la Roma".

MOURINHO - "E' il numero uno degli allenatori in circolazione ed è il mio riferimento. Nel bene e nel male è il migliore, ha una capacità assoluta di gestire le situazioni più complicate, riesce a creare un'empatia pazzesca con i suoi giocatori. Poi basta vedere i trofei che ha vinto. Al Porto ha fatto vincere Champions e Europa League in due anni. All'Inter ha fatto quel che tutti sappiamo. In comunicativa è il numero uno, è il numero uno anche come allenatore, potrebbe fare il professore di università".

PREVENUTI - "Nei miei confronti c'è prevenzione. Un paio di giorni fa qualcuno ha scritto che sono abituato ai 40 gradi di Dubai e che i miei allenamenti sono soft. Ma sono tornato in Italia per sfidare me stesso e cercare di capire cosa sono ancora in grado di fare".

LA PARTITA - "Abbiamo analizzato la partita, l'Inter fa possesso palla e ha un centrocampo molto fisico, che fa valere la sua personalità, e noi abbiamo impostato una gara con Correa sulle tracce di Santon ed Eder a mettere in difficoltà Telles. Il nostro maggior rammarico è su quel diagonale di Muriel che è uscito di due centimetri: se avessimo fatto il 2-0, la partita finita lì. Secondo Ferrero è stata una rapina e dovevamo vincere 11-1? Io le parole del presidente le ascolto e non le commento, il mio presidente ha sempre ragione"

INTERISTA - "Sono interista. Ma la mia seconda squadra è sempre stata la Samp, qui sento qualcosa. Se sogno ancora la panchina dell'Inter? Io considero il mio punto di arrivo la Sampdoria. Mi ha fatto piacere essere stato accostato alla panchina dell'Inter e che i tifosi nerazzurri mi abbiano salutato coi soliti cori ma sono felice della mia esistenza"