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TASSI: “Iniesta idolo, paragone con Baggio esagerato. Il mio futuro…”

Lorenzo Tassi, giovane centrocampista della Primavera classe 1995 in comproprietà tra Inter e Brescia in una lunga intervista ai colleghi di CalcioNews24.com ha parlato del presente e dei futuri obiettivi. Parlaci del ragazzo Lorenzo fuori dal...

Francesco Parrone

Lorenzo Tassi, giovane centrocampista della Primavera classe 1995 in comproprietà tra Inter e Brescia in una lunga intervista ai colleghi di CalcioNews24.com ha parlato del presente e dei futuri obiettivi.

Parlaci del ragazzo Lorenzo fuori dal campo.

«Sono un ragazzo molto tranquillo e introverso. Sono uno studente all'ultimo anno, mi piace scherzare, so ridere e divertirmi ma sono concentrato quando c'è da fare sul serio».

Hai riti o scaramanzie?

«No, personalmente no. Prima delle partite con la squadra abbiamo dei riti ma nulla di particolare».

Giocando in Primavera in molti non hanno avuto modo di vederti all'opera. Spiega che tipo di calciatore sei e il tuo ruolo preferito: centrocampista o trequartista?

«Sono 3 anni che gioco da centrocampista. Ho fatto tutti i ruoli di centrocampo da regista o da interno e credo che sia il ruolo che mi si addica di più. Sono più propenso ad attaccare ma sto migliorando molto anche nella fase difensiva».

Quando sei passato dal Brescia all'Inter c'erano anche Juventus e Milan su di te. Come sono andate le cose e perchè hai scelto i nerazzurri?

«Le cose sono successe molto velocemente, all'ultimo giorno di mercato. Inter e Brescia hanno trovato l'accordo e io sono molto felice di essere qui».

In molti ti paragonano a Roberto Baggio e questo crea molte aspettative nei tuoi confronti. Ti pesa tutto questo, senti maggiore pressione addosso?

«Sinceramente no. Baggio a Brescia è stato il mito degli ultimi anni ma credo che siano voci e paragoni esagerati. Il paragone fa sicuramente piacere ma non ho niente a che fare con lui perchè Baggio è di un altro pianeta».

Il tuo idolo calcistico?

«Iniesta».

Sei il capitano della Primavera, ruolo centrocampista. Quando l'Inter in estate cercava un rinforzo proprio nel tuo ruolo ti è venuta voglia di alzare la mano e dire a mister Mazzarri: «eccomi, sono io quello che fa per voi, non c'è bisogno di altri acquisti»?

«Quest'anno è importante far bene con la Primavera perchè l'anno scorso abbiamo deluso le aspettative quindi c'è bisogno di riscattarsi. Poi se ci sarà l'opportunità in prima squadra sarò felice e speriamo che ciò avvenga in futuro».

L'anno prossimo, se tutto dovesse andar bene in questa stagione, preferiresti un anno in prima squadra oppure vorresti fare esperienza da un'altra parte?

«A quest'età è giusto giocare. Del mio futuro non so nulla ma per un ragazzo giovane è molto importante giocare con continuità».

Quando vedi Donati e Caldirola, due calciatori di proprietà dell'Inter ceduti all'estero oppure Adnan Januzaj, classe 1995, fare la differenza nel Manchester United, non ti vien voglia di fare le valigie ed emigrare?

«All'estero è diverso, hanno più 'coraggio' a lanciare i giovani. In Italia conta per primo il risultato e c'è sempre un po' più di cautela nel lanciare i giovani. Futuro all'estero? Non lo so, fino a giugno non saprò niente».

Obiettivi per il futuro: dove ti vedi tra 10 anni?

«Spero il più in alto possibile. Nel futuro immediato la parole d'ordine è continuità, star bene e giocare. Dove lo vedremo».