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Ag. Kessie: “In Italia lo seguono tutti i top club, all’estero l’Arsenal ha…”

Intervistato da calciomercato.com, George Atangana ha parlato del suo assistito, Franck Kessie, centrocampista ivoriano del Cesena che sta ben figurando in Serie B con la squadra emiliana. Il classe 1996 è in prestito alla squadra di Drago, in...

Fabrizio Longo

Intervistato da calciomercato.com, George Atangana ha parlato del suo assistito, Franck Kessie, centrocampista ivoriano del Cesena che sta ben figurando in Serie B con la squadra emiliana. Il classe 1996 è in prestito alla squadra di Drago, in Serie B, ma il suo cartellino appartiene al Cesena, e su di lui da tempo si parla di un possibile derby di mercato tra Milan e Inter

Atangana, dove ha visto la prima volta Kessié?

“Durante una partita di Under 17 con la sua nazionale ai Mondiali di categoria ad Abu Dhabi. Era il capitano della squadra e giocava da difensore centrale. Le qualità erano ben chiare fin da subito e credo sia stato un bene che negli anni addietro sia stato impiegato in diversi ruoli. Questo aspetto oggi fa la differenza: Frank può giocare senza problemi in almeno quattro ruoli, due di centrocampo e due di difesa, dove fa tranquillamente anche il terzino destro”.

Poi l’arrivo in Italia...

“Si, poi l’ho proposto a Sartori che l’ha voluto portare a Bergamo, ma nei primi mesi non ha avuto spazio e così si è aperta l’ipotesi Cesena, dove oggi si sta esprimendo al meglio. Lo ha fortemente voluto Rino Foschi e a giudicare dai risultati non aveva torto”.

Che carattere ha Kessié?

“Kessié è anzitutto un ragazzo con sani principi e con i piedi ben saldi a terra. Pensa solo ed esclusivamente a come migliorarsi in ogni allenamento e prende esempio dai compagni più esperti. Sa di aver compiuto tanti passi avanti, ma sa anche che la strada è ancora lunga. É un ’96 ed è agli inizi della carriera”.

Lo reputa già pronto per una grande squadra?

“Assolutamente sì. Non gli manca niente: ha doti fisiche, tecniche e mentali per potersi affermare in qualsiasi club”.

A proposito di grandi club, ce ne dice qualcuno che ha mostrato maggiore interesse. Si parla di Arsenal e Schalke, è vero?

“In Italia piace a tutte le squadre di prima fascia, mentre all’estero lo seguono in tanti. Non smentisco l’interesse dei club citati, anzi, gli inglesi hanno anche mandato un emissario a seguirlo per due volte”.

Idoli e sogni nel cassetto?

“Come tanti ragazzi ivoriani è cresciuto con l’esempio di Yaya Touré, è lui il suo idolo. Sogna di giocare la coppa de mondo con la sua nazionale e di togliersi tante soddisfazioni vincendo trofei importanti”.

Qualcuno vede di cattivo occhio gli stranieri nel campionato italiano.

“Il problema dei vivai italiani sono le strutture e la preparazione degli istruttori. Quella degli stranieri è solo una scusa da utilizzare al momento del bisogno per nascondere le magagne del sistema. In altre parti del mondo, dove i settori giovanili funzionano, gli stranieri sono una risorsa, certo è che bisogna portarne solo di bravi, inutile introdurre da fuori giocatori normali. Comunque trovo estremamente democratico offrire a tutti i ragazzi meritevoli, africani o italiani che siano, la possibilità di realizzare i propri sogni. In Africa si allenano nel fango, scalzi, in condizioni disastrose. Quando vengono qui e vedono un campo in erba naturale credono di essere in un resort a 5 stelle."

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