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Al ‘Meazza’ l’unica vincitrice è l’erba

Sembra essere stregato il nuovo terreno dello stadio “Meazza”. Da quando è avvenuta la rizollatura con un mix di sintetico e naturale, nessuna delle due squadre di Milano, sono riusciti a portare a casa i tre punti. Nemmeno una gioia...

Alessandro De Felice

Sembra essere stregato il nuovo terreno dello stadio "Meazza". Da quando è avvenuta la rizollatura con un mix di sintetico e naturale, nessuna delle due squadre di Milano, sono riusciti a portare a casa i tre punti. Nemmeno una gioia da quando, a luglio scorso, i macchinari dell'azienda belga-olandese 'Desso' hanno reso più forte il prato innestando i filari sintetici sull'ordito delle zolle naturali, rimedio scelto dai club milanesi per porre fine all'ormai ventennale saga del campo malandato che aveva iniziato a scatenare critiche anche in Europa. "Finora le risposte sono state positive - spiega Giovanni Castelli, agronomo di San Siro e della Lega Serie A - il pallone scivola e rimbalza in modo corretto. Certo, bisogna vedere come risponderà il prato quando inizierà a piovere e gelare. Ma in questo momento le cose vanno decisamente meglio rispetto al passato".