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Serie A, l’algoritmo non assegnerà lo scudetto. Playoff e playout bocciati, interverranno solo se…

Il prossimo Consiglio Federale parlerà nuovamente dei format del campionato e delle possibilità in caso di nuovo stop

Andrea Della Sala

Domani ci sarà una riunione preparativa al Consiglio Federale. Si discuterà del formati del campionato, ma anche del famoso algoritmo che ha provocato più di una preoccupazione nei club di Serie A.

"Gravina dovrebbe intanto proporre una regola a monte: lo scudetto non potrà essere assegnato con il sistema dell’algoritmo. Resterebbe a quel punto soltanto la fotografia nuda e cruda della classifica oppure la non assegnazione. Altra cosa: il signor algoritmo entrerebbe in scena con almeno due giornate di calcio giocato, questo per evitare che si possa scatenare il gioco dei sospetti, attribuendo al modello scelto un’origine faziosa. Del tipo: avete scelto questi parametri perché favorivano una squadra e penalizzavano l’altra", spiega La Gazzetta dello Sport.

"La notizia, però, è che la soluzione playoff sta perdendo appeal. In pratica, la sua sfera di applicazione potrebbe limitarsi alla nuda e cruda possibilità che il campionato proprio non riesca a ripartire per il malaugurato caso di una positività con automatica quarantena di gruppo. Solo in quel caso, ci sarebbe il tempo per gestire le due settimane di «confino» di squadra. Riorganizzarsi, sperando non arrivino ulteriori brutte notizie, significherebbe cominciare a giocare i playoff nella prima decade di luglio e portare in porto i verdetti entro il capolinea del 2 agosto. Nel caso, invece, di interruzione in corsa, è la tesi che sta prevalendo e che dovrebbe sbarcare in consiglio federale, meglio prendere la strada dell’algoritmo. Perché, questo è il ragionamento, si farebbe fatica a gestire una squadra costretta a vivere chiusa in casa (seppure allenandosi) e altre che potrebbero prepararsi magari giocando qualche amichevole o comunque con una situazione oggettiva di vantaggio".

"La «cristallizzazione» della classifica non potrà produrre nessun effetto, a parità di partite. Per spiegarci: se io ho giocato il tuo stesso numero di partite e ho un punto in più di te, con nessuna combinazione possibile si potrebbe verificare un sorpasso. In pratica, l’«assicurazione», parole di Gabriele Gravina, dell’algoritmo funzionerebbe solo nella situazione emergenziale in cui si deve fermare il campionato con alcune squadre che hanno giocato più partite delle altre (che poi è la situazione attuale, con otto squadre che devono giocare i recuperi delle gare saltate all’inizio dell’emergenza Covid-19). L’algoritmo potrebbe invece essere utilizzato in caso di arrivo a pari punti. Qui le strade sarebbero due: ci sarebbe anche il ricorso alle Norme federali. Ma potrebbe essere stato disputato solo uno dei due scontri diretti delle squadre a pari punti. Ecco, perché, si dovrebbe preferire in quel caso l’algoritmo", spiega Gazzetta.