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Allegri-Inzaghi, storia di sliding doors. Simone? Alla Continassa si rincorreva una voce

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La storia recente dei due tecnici è una storia fatta di incastri non riusciti

Gianni Pampinella

Più volte negli scorsi anni Simone Inzaghi è stato accostato alla panchina bianconera. Lo stesso è successo con Massimiliano Allegri ma in chiave nerazzurra. Incastri non riusciti e allora stasera Allegri siederà sulla panchina della Juve, Inzaghi su quella dell'Inter. Repubblica ricostruisce la recente storia dei due tecnici.

"Nell’estate del 2020, Allegri era quasi dell’Inter. Conte aveva rotto con il club dopo aver perso l’Europa League e tutto sommato erano in pochi, a Milano, a struggersi. Marotta non vedeva l’ora di completare la transizione verso Max. Ma Zhang, per niente disposto a pagare la buonuscita multimilionaria al tecnico uscente, portò tutti a Villa Bellini e impose la tregua. Allegri perse un tram che avrebbe preso assai volentieri. In quei giorni, tutto avrebbe immaginato meno che sarebbe tornato alla Juve l’estate successiva, quella in cui Marotta ci ha messo un attimo a rimpiazzare Conte con Inzaghi".

Allegri-Inzaghi, storia di sliding doors. Simone? Alla Continassa si rincorreva una voce- immagine 2

"D’altronde, Inzaghino è sempre stato il primo nome della sua lista anche quando stava alla Juventus. Ci sono stati due momenti in cui Allegri è stato in bilico: subito dopo la finale di Cardiff (giugno 2017), e lungo gli alti e bassi della stagione successiva, la meno brillante delle cinque di Max sulla panchina bianconera, la prima in cui si aprirono delle crepe. Per Marotta, l’uomo designato alla sostituzione è sempre stato Inzaghi. Venne invece avvicendato lui e da quel momento Simone è uscito dai radar bianconeri".

"Paratici gli è amico ma in tema di allenatori aveva altri gusti, così come il resto della dirigenza bianconera. Di Inzaghi si pensava che fosse bravino ma non a certi livelli. Una voce si rincorreva, alla Continassa: «Fa sempre le stesse sostituzioni». Però in genere le azzecca. D’altronde Allegri ha spesso prevalso su Inzaghino (sette successi a due, anche se ci ha rimesso una Supercoppa), il quale invece ha dato del filo da torcere a Sarri (battuto due volte) e Pirlo. Ma stasera è la prima volta che se la può giocare alle pari".

(Repubblica)

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