Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Alessandro Altobelli, ex centravanti dell'Inter, ha parlato in vista della sfida di Champions League di stasera contro il Real Madrid, tornando anche sulle sfide passate: «Perché venivamo sempre eliminati? Semplice: quel Real Madrid era fortissimo. Ma era pure aiutato dagli arbitri. Ricorda il ritorno del 5-1. dopo che all’andata a San Siro avevamo vinto 3-1? Ecco, bene. Mi hanno massacrato, Sanchis mi prese di mira. Prima una botta alla caviglia, poi il ginocchio: fui costretto a uscire, con un gamba gonfia. Ma gli arbitri facevano finta di non vedere».
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Altobelli: “Stasera vince l’Inter. Real era aiutato dagli arbitri. Mi intristisce vedere…”
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A proposito: in quella partita le negarono un rigore. E così pure nella sfida del 1983, in Coppa delle Coppe.
«Ma non ci pensare nemmeno, non potevi neppure protestare. Lasciamo perdere, dai... Peccato, perché poi c’era anche l’effetto Bernabeu: alcuni miei compagni sentivano la pressione. Era il nostro punto debole, che il Real sapeva colpire bene. Io? No, io in quello stadio mi esaltavo. Ma, onestamente: ho segnato in tutte le competizioni e a qualsiasi livello, qualcosa vorrà pur dire...».
Lukaku e Lautaro ci sarebbero stati bene, in quelle partite?
«Diciamo così: sono epoche differenti, io ho giocato con Rummenigge, non so se rendo l’idea... Però non ho dubbi: se devo scegliere la coppia italiana più forte, dico quella dell’Inter, ancora più di Ronaldo e Morata. Lukaku sa far tutto. E poi stravedo per Lautaro, ancor più bravo del belga anche se segna di meno. Si completano, hanno feeling».
Ma perché questa Inter ancora non convince?
«L’organico è molto attrezzato. Ma mi sembra una squadra bloccata, quasi impaurita nell’esprimersi. Credo che i giocatori debbano prendersi più responsabilità, provare più la giocata: penso ad Hakimi, vederlo così mi rattrista».
Come finisce, stavolta?
«Vince l’Inter, ne sono certo. Perché ha più motivazioni. E perché ha di fronte il Real Madrid più abbordabile degli ultimi tempi».
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